Nella sua semplicità di struttura lo spettacolo non ha rinunciato ad un’impostazione lussuosa, impreziosita dalla presenza di 100 giovani musicisti dei Conservatori d’Italia che hanno dato un saggio persone per “Ogni vita è grande” (brano del nuovo album), dopo aver accompagnato di ‘Vita‘, ‘Solo insieme saremo felici’, ‘Non son degno di te’, ‘Bella signora’ e ‘Scende la pioggia’.
(MeridianaNotizie) Roma, 8 ottobre 2013 – Morandi è Morandi, quello che per più generazioni di madri è stato l’uomo ideale per la propria figlia, quello che per il piccolo schermo dei tempi di Canzonissima – a parte una breve parentesi – è sinonimo di garanzia d’ascolti. Niente da meravigliarsi se anche questa volta questo eterno ragazzo di Monghidoro ha centrato l’obiettivo di Canale 5 che ha voluto, come fu lo scorso anno per Adriano Celentano, un doppio appuntamento in diretta (anche su RTL 105), per due ore e mezza di musica ciascuna, stasera e domani. E come il “molleggiato” anche Gianni Morandi ha chiamato a raccolta alcuni amici come Fiorello, Raffaella Carrà, Ennio Morricone, Amy Stewart (la prima sera), Cher, Rita Pavone, Checco Zalone, Bianca Atzei, Nina Zilli e Noemi (la seconda serata). La prima parte ha visto Gianni come unico protagonista del palco aprendo con uno dei suoi numerosi, eterni classici: “Il mondo cambierà”, abbandonandosi all’avventura musicale con una naturalezza incredibile. La scaletta è stata, sì, una seguela di successi ma sono stati rivisitati con una tenera dose di sana malinconia. Entrare con “Un mondo d’amore” nella preziosa atmosfera di disincantata tenerezza è stato molto facile ed uscirne arduo.
Nella sua semplicità di struttura lo spettacolo non ha rinunciato ad un’impostazione lussuosa, impreziosita dalla presenza di 100 giovani musicisti dei Conservatori d’Italia che hanno dato un saggio persone per “Ogni vita è grande” (brano del nuovo album), dopo aver accompagnato di ‘Vita‘, ‘Solo insieme saremo felici’, ‘Non son degno di te’, ‘Bella signora’ e ‘Scende la pioggia’. Canzoni, tutte, molto semplici e attraenti, suonate con pulizia, con arrangiamenti lineari che seguono una linea musicale gentile secondo la tradizione leggera, rimarcata da ritornelli cantabili; canzoni interpretate con linguaggio funzionale, immediato e autenticamente popolare. Ciò è valso anche per l’esecuzione, solo voce, di ‘Margherita’ che Riccardo Cocciante, seduto in prima fila all’Arena è stato “costretto” da Gianni ad interpretare per la gioia dei 12.000 presenti. Fiorello, l’istrionico mattatore, è giunto a sorpresa, giusto per rompere gli schemi discettando ironicamente sui travagli di Berlusconi sull’antimeridionalismo della Lega, interventi parlati sempre contenuti e funzionali, pur con qualche scivolata, in diretta con alcuni improperi. Fiorello ha aperto la serie dei duetti con Morandi (‘Si può dare di più’ dove i due hanno imitato le voci di Tozzi e Ruggeri, e ‘Se perdo anche te’), proseguito con ‘C’era un ragazzo che come me…’ con accompagnamento virtuoso di Amy Stewart e culminando con l’esibizione di Raffaella Carrà. Finale, dovuto, con l’Oscar Ennio Morricone a dirigere l’orchestra per ‘Tema di Deborah’ (da ‘C’era una volta in America’), aprendo le esecuzioni a due sue creazioni: ‘In ginocchio da te’, ‘Se non avessi più te’, ‘Here’s to you’ portata al successo mondiale da Joan Baez e che Morandi ha fatto sua con quella quasi istituzionale voce, tecnicamente inappuntabile e dalla sorridente carica di simpatia cui abbiamo da diversi lustri familiarizzato; interprete per eccellenza a ribadire la sua figura mediatica di artista che a 68 anni si diverte ancora a fare il suo mestiere.
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