Il movimento nato il 20 aprile 2013 a Torino, su iniziativa dei pazienti e delle loro famiglie che hanno espresso la volontà di accedere alle cure con le cellule staminali del metodo “Stamina”, arriva a Roma per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle staminali
(MeridianaNotizie) Roma, 25 novembre 2013 – «Stamina funziona anche tu senza laurea lo puoi capire», «Non abbiamo più voglia di morire». Con questi cartelli e rumorosi fischietti alcuni malati (tra loro anche alcuni bambini) che vogliono accedere al metodo Stamina e le loro famiglie hanno bloccato a Roma prima largo Chigi, poi la strada che porta a piazza San Silvestro e via Del Tritone all’altezza di via Del Traforo. I malati chiedono di poter accedere al metodi Stamina come cura compassionevole e lo sblocco delle liste d’attesa a Brescia. Sedie a rotelle di fronte ad auto e bus: il movimento pro-Stamina blocca il Centro di Roma. Malati e attivisti dell’associazione ‘Civico 117A’, in mattinata, hanno invaso via del Tritone e via del Corso, nei pressi di palazzo Chigi. Durante il sit-in di protesta a Montecitorio per dire ‘sì al metodo Stamina’, a base di cellule staminali messo a punto da Davide Vannoni, i manifestanti hanno urlato al megafono: “Il potere decisionale passa a noi. Andremo avanti ad oltranza”. In piazza ci sono genitori e diversi malati, tra i quali molti bambini. La richiesta è quella di un decreto ministeriale d’urgenza per emergenza sanitaria. E se non arriverà una risposta positiva molti minacciano gesti estremi. “Speriamo non sarà così – ha detto Davide Vannoni, presidente di Stamina e presente in piazza- La fondazione è per la vita”.
VIDEO > Durante il sit-in tra blocchi del traffico e slogan scanditi, “i fratelli Biviano in segno estremo di protesta stanno iniziando a dissanguarsi di fronte e Montecitorio – ha annunciato una portavoce dei manifestanti pro-stamina – si stanno attaccando delle flebo che poi staccheranno per dissanguarsi”. Si è alzata così la tensione in piazza, al presidio dei manifestanti pro-Stamina. Il Comitato e i familiari dei pazienti con malattie gravi hanno lanciato un ultimatum al governo: aspetteranno altri 5 minuti e, se non verranno esaudite le loro richieste, “non assicureremo più l’ordine nella piazza”.
‘Siamo vite a tempo… lasciateci curare’, recita uno degli striscioni esposti. Diverse le testimonianze di parenti e genitori di piccoli colpiti da malattie rare. Spezzato solo dalle note di ‘The end’ dei Doors, si è alzato l’urlo “Assassini” rivolto ai politici “delle due Camere”. L’obiettivo è quindi il governo. I manifestanti hanno gridato i nomi di persone morte e accusato il ministero della Salute di non aver autorizzato il protocollo terapeutico che prevede l’uso di staminali: “Li ha uccisi lo Stato”, hanno scandito al megafono.
Stamina, manifestanti bloccano il centro: Siamo vite a tempo, lasciateci curare
Il movimento nato il 20 aprile 2013 a Torino, su iniziativa dei pazienti e delle loro famiglie che hanno espresso la volontà di accedere alle cure con le cellule staminali del metodo “Stamina”, arriva a Roma per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle staminali mesenchimali adulte e promuovere le cure secondo la metodica della “Stamina Foundation”, e chiedere un decreto d’urgenza per bloccare le cure compassionevoli con metodo stamina, anche se per il momento sta sensibilizzando solo le strade del centro.
La Redazione
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