Polemiche del consigliere di Roma Capitale Alfio Marchini, in occasione dell’approvazione del bilancio. Il sindaco Marino sarebbe “inadeguato” e si nasconderebbe dietro “luoghi comuni”.
(MeridianaNotizie) Roma, 28 novembre 2013 – Il consigliere di Roma Capitale, Alfio Marchini, in una nota ha criticato l’operato del sindaco Ignazio Marino in occasione dell’approvazione del bilancio capitolino. “Giochi di potere – si legge – complotto dei poteri forti? Evidentemente Marino proietta sugli altri la sua visione della vita. Nascondere inadeguatezza e superficialità dietro i soliti luoghi comuni fa quasi tenerezza”.
Inoltre, ha dichiarato di essere perplesso sull’operato della Giunta, per quanto riguarda il risanamento del debito del Comune, che ammonterebbe, secondo “i dati della ragioneria” a 1 miliardo di euro. Intervistato da Radio Popolare, il consigliere ha poi aggiunto “Marino, quando dice che non sa se aumenterà le tasse, mente sapendo di mentire perché o stampi moneta, o sei un mago o aumenti le tasse; nessuno e’ venuto in aula a spiegarmi come risanerà un miliardo di buco”.
La maggioranza di centrosinistra ha dichiarato “inammissibili” cinquecento ordini del giorno presentati dall’opposizione, dichiarando di voler fare lo stesso per le centinaia di migliaia rimanenti. Dall’altra parte il centrodestra e proprio la Lista Marchini hanno annunciato ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato.
Ha risposto a Marchini con una nota Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, ritenendo ragionevoli le richieste di Marchini e che sia “necessario sia avviare un confronto con le forze democratiche presenti in Aula Giulio Cesare sulla manovra 2014 e capire lo stato reale dei conti e le prospettive per il prossimo anno”. “A causa della posizione assunta dal Governo – ha aggiunto – che sta taglieggiando per ragioni di spending review le risorse destinate agli enti locali, i Comuni italiani sono in situazioni estreme”. Concludendo nella nota, Peciola ha invitato la Lista Marchini ad “assumere un atteggiamento responsabile per evitare il collasso economico della città”.
Dura la replica in una nota del capogruppo PD, Francesco D’Ausilio “spero che l’ingegnere recuperi la propria vocazione civica e moderata, ora evidentemente smarrita”. “Noi siamo sempre disponibili a un confronto per le scelte strutturali – ha continuato – e ciò che abbiamo ritenuto sbagliato è stata la valanga di ordini del giorno ed emendamenti che hanno minato ogni possibilità di discussione di un bilancio che questa amministrazione ha ereditato”. Il capogruppo ha ammesso che nell’analisi di Marchini c’è un punto su cui lavorare seriamente ed è rappresentato dalla scelta del modo in cui mettere in sicurezza i conti del Comune in considerazione della crisi della finanza locale e della conclamata difficoltà dei modelli di governance. A differenza di Marchini, D’Ausilio ritiene che “queste siano scelte politiche e non tecniche”.
Gli fa eco Silvio Di Francia (PD) “sul tavolo hanno messo una pistola di 250 mila emendamenti, per un bilancio già speso e che avrebbe dovuto essere approvato un anno fa”.
Aurelio Ponzo
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