Lelli: ““oggi inizia una fase nuova, con un accordo emblematico, perché stigmatizza l’incontro fra le più alte tecnologie, sviluppate per ambiti diversi, con i beni culturali, rappresentati dai Musei Vaticani”
(MeridianaNotizie) Roma, 23 gennaio 2014- Restaurare la Cappella Sistina senza impalcature, lavorando di notte. È una delle possibilità offerte allo storico patrimonio artistico dei Musei Vaticani dall’alta tecnologia di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. A legare questi due enti è l’“Accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra i Musei Vaticani e l’Enea per la tutela dei beni culturali”.
Per il commissario dell’Enea Giovanni Lelli “oggi inizia una fase nuova, con un accordo emblematico, perché stigmatizza l’incontro fra le più alte tecnologie, sviluppate per ambiti diversi, con i beni culturali, rappresentati dai Musei Vaticani. Anche attraverso queste buone pratiche si può uscire facilmente dalla crisi, perché si dà la possibilità oggettiva di creare posti di lavoro. Grazie all’accordo, spiega Lelli, “sarà possibile effettuare scansioni a colori, a venticinque metri di distanza di volte come quella della Cappella Sistina, con interventi diagnostici rapidi su grandi superfici, senza bisogno di impalcature. Inoltre – aggiunge – sarà garantita una maggiore fruizione dei beni culturali e, tramite l’ingegnerizzazione dei beni, sarà anche l’opportunità per creare nuovi posti di lavoro”.
Le attività di ricerca dei Musei Vaticani e dell’ENEA si basano su una consolidata esperienza multidisciplinare, che integra con un approccio sistemico le competenze derivanti da diversi ambiti di indagine, con particolare attenzione per il settore della diagnostica per immagini, il biorestauro e le metodologie di intervento compatibili con l’ambiente, compreso il settore energetico-ambientale.
La collaborazione utilizzerà una vasta gamma di tecnologie innovative per le indagini diagnostiche, per la protezione sismica nei trasporti di opere d’arte, per l’impiego avanzato delle tecnologie informatiche utili al pubblico al fine di una fruizione più accessibile delle opere d’arte, per il recupero del patrimonio architettonico e monumentale, incluse attività di studio ed analisi energetico-ambientali per garantirne la gestione ecocompatibile.
Servizio di Teresa Ciliberto
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