Ad aprire la cerimonia Carlo Verdone intervenendo in aula Giulio Cesare. “Perchè Sorrentino cittadino romano? Perchè il suo affresco ci ha ricordato che Roma è in grado di sopravvivere al degrado”
(MeridianaNotizie) Roma, 14 marzo 2014 – “Ieri sera tormentato dall’ansia prima di accingermi a scrivere il mio discorso ho commesso il grave errore di farmi mandare la lista di coloro che hanno ricevuto negli anni la cittadinanza onoraria di Roma”. Così il neo-cittadino onorario di Roma, Paolo Sorrentino commenta la consegna della cittadinanza onoraria fatta dal sindaco di Roma, Ignazio Marino.
“Si comincia con Alessandro Manzoni passando da Giuseppe Verdi e Guglielmo Marconi e Sandro Pertini fino al presidente Giorgio Napolitano – ha elencato Sorrentino – e allora mi è venuto in mente il titolo di un libro che non ho letto ‘Che ci faccio qui’”
Si tratta, spiega Sorrentino, di quella condizione di intontimento con la quale fanno i conti quotidianamente tutti quelli che come me per lavoro o per diletto maneggiano la fantasia. Che ci faccio qui e’ la perenne condizione di musicisti, danzatori, pittori, attori e registi dal momento in cui hanno ostinatamente deciso di porsi lateralmente rispetto alla vita vera per accarezzare l’insensata speranza di compiere un passo avanti rispetto alla realtà.
Ad aprire la cerimonia Carlo Verdone intervenendo in aula Giulio Cesare. “Perchè Sorrentino cittadino romano? Perchè il suo affresco ci ha ricordato che Roma è in grado di sopravvivere al degrado. – ha commentato l’attore – Roma ha bisogno di persone che la amino davvero questa città e persone come Sorrentino possono considerarsi cittadini di Roma e per questo oggi ne diventa un suo illustre cittadino.”
Il sindaco Marino durante il suo intervento spiega come “appena appresa la notizia che ‘La Grande Bellezza‘ aveva vinto l’Oscar ho sentito subito il bisogno e il dovere di dirle ‘grazie’ di persona per testimoniare il nostro orgoglio pubblicamente. L’orgoglio di tutta la città di Roma e di farlo con la forza che riveste un riconoscimento istituzionale. – ha aggiunto – Per questo ringrazio ancora una volta il presidente dell’assemblea capitolina e tutte le consigliere e i consiglieri capitolini che hanno subito accolto la mia proposta di conferirle la cittadinanza onoraria, condividendo questo bellissimo momento di gioia.
Servizio di Teresa Ciliberto
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