La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha sequestrato numerosi terreni ed una attività imprenditoriale ad un pregiudicato di Bitonto,che intratteneva da tempo legami con la mafia locale.
(MeridianaNotizie) Roma, 4 aprile 2014 – L’intero gruppo delinquenziale sgominato era dedito alla commissione di un numero indefinito di delitti di furto, rapina, tentato omicidio, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Partendo proprio dalla vicenda giudiziaria, gli investigatori della DIA hanno condotto un’analisi approfondita del patrimonio del bitontino, verificandone dichiarazioni dei redditi, disponibilità finanziarie e patrimoniali estese all’intero nucleo familiare. Gli accertamenti condotti hanno così palesato come il patrimonio a disposizione della famiglia fosse nettamente sproporzionato rispetto i redditi dichiarati.
Ciò nonostante il nucleo familiare aveva effettuato numerosi acquisti evidenziando una disponibilità di beni immobili ingente. Proprio per queste considerazioni, in virtù dei poteri attribuiti al Direttore della DIA dal Codice Antimafia, il Centro Operativo di Bari ha richiesto il sequestro di dieci terreni, un fabbricato rurale, due opifici ed un autolavaggio, tutti ubicati nella città di Bitonto, riconducibili alla disponibilità del pregiudicato bitontino e del suo nucleo familiare.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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