(MeridianaNotizie) Roma, 9 aprile 2014 – Alla ricerca della destra perduta: è qui che guarda “Il partito della nazione”, nuovo libro di Gianni Alemanno, presentato a Palazzo Ferraioli, insieme al filosofo Marcello Veneziani, ai giornalisti Alessandro Giuli (Il Foglio), Angelo Mellone, dirigente di Rai Uno, con moderatore Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1. Un libro in prospettiva del Congresso di Fiuggi di Fratelli d’Italia, che Alemanno spera sia “l’inizio di un dibattito ampio e possibilmente costruttivo”. Arrivati “alla fine della seconda Repubblica”, per l’ex sindaco di Roma “ha fallito il modo leaderistico di fare politica, a cui la destra ha pagato un prezzo terribile”.
Ci dev’essere secondo Alemanno il rilancio del “tema della tradizione e dell’identità, centrale per la nostra parte politica”. Senza fare a meno, tuttavia, della mediazione cattolica, altrimenti “si rischierebbero cortocircuiti molto forti”. Alla “polverizzazione della destra” per Marcello Veneziani, si reagisce partendo dall’Ungheria, dove il “Partito della Nazione è al governo”. In Italia, invece, “negli ultimi anni le uniche manifestazioni di successo della destra sono stati i funerali”. Dopo la diaspora seguita alla guida di Fini, che “ha fatto la guerra alla destra da cui proveniva e a Berlusconi contemporaneamente”, per il filosofo “si dovrà passare un giro: si toccherà un punto di scomparsa e poi ci affideremo al caso, al destino, alla provvidenza”.
“La destra è eterna”, nota Alessandro Giuli, ma “è collassata perché sono collassati i suoi uomini”, che si sono “prontamente avventati sul tesoro che gli ha consegnato Silvio Berlusconi, su qualcosa che ha fatto credere agli ex-Msi di essere arrivati”. Ora, per Angelo Mellone, con il libro di Alemanno “abbiamo un testo su cui ricominciare a lavorare”.
Servizio di Domenico Lista
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