“Con una importante sentenza il Giudice di pace di Roma, Maria Gabriella Conocchiella ha condannato Poste Italiane per aver distrutto immotivatamente un pacco spedito da un cittadino della capitale”. Lo rende noto il Codacons.
(MeridianaNotizie) Roma, 10 aprile 2014 – I fatti, racconta l’associazione di consumatori, “risalgono al giugno del 2011, quando il sig. Eduardo V. spediva tramite l’ufficio postale n.54 un pacco contenente materiale fotografico ed una lettera indirizzata alla Galleria d’Arte del Prete, con sede a Roma. Il pacco, tuttavia, non è mai giunto a destinazione, né ritornava al mittente pur essendo una spedizione all’interno della medesima città, e alle richieste di informazioni avanzate dall’utente, l’ufficio postale comunicava che il pacco stesso era stato inviato al macero, senza fornire però alcuna motivazione alla base della decisione di distruggere il materiale inviato.
Invece Poste Italiane Spa ex art. 9 delle Condizioni Generali di Contratto Raccomandata 1 avrebbe dovuto tenere in giacenza la raccomandata almeno 30 giorni anziché inviarla subito al macero! Eduardo si rivolgeva così al Codacons per intentare una causa di risarcimento danni, causa che ha trovato ora il pieno accoglimento da parte del Giudice di Pace. Si legge nella sentenza della Dr.ssa Maria Gabriella Conocchiella: ‘Il rapporto tra il cittadino e Poste Italiane spa è di natura contrattuale. Pertanto in caso di inadempimento il servizio postale è tenuto a risarcire il danno a meno che non provi che l’impossibilità sia dipesa da una causa ad esso non imputabile. Il gestore del servizio è pienamente responsabile per il mancato recapito di corrispondenza anche se ordinaria, non assicurata o raccomandata ed è tenuto pertanto al risarcimento del danno prevedibile derivato dal mancato recapito […]
Il danno da risarcire è pari al valore economico del beneficio che avrebbe ottenuto il mittente qualora la corrispondenza fosse giunta a destinazione. Il risarcimento del danno da perdita di chance è ancorato non al mancato utile ma alla mancata possibilità di conseguirlo. […] le argomentazioni giuridiche della parte convenuta basate su alcune sentenze di merito, non dimostrano che le Poste Italiane abbiano adottato un comportamento estremamente diligente.
Per quanto sopra esposto può concludersi l’accoglimento della domanda attrice e liquidare il danno sia economico c.d. da perdita di chance equitativamente in euro 500,00 […] condanna la parte convenuta al pagamento delle spese processuali che si liquidano in complessivi euro 300′”. “Questa sentenza è molto importante perché riconosce i diritti degli utenti di fronte allo strapotere di Poste Italiane che, pur avendo distrutto senza motivo il pacco spedito da un consumatore a fronte del regolare pagamento delle tariffe postale, sosteneva di aver agito correttamente e di non dover alcun indennizzo al cittadino”, afferma l’avvocato del Codacons Cristina Adducci, che ha seguito l’intera causa al Gdp.
La Redazione
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