Dalle periferie sino ad abbraciare l’intera città: è questo il percorso dell’iniziativa che si propone, come ha spiegato Stefano Antonelli, del gruppo 999 Contemporary, di fare di Roma “una delle grandi capitali della Street Art europea”.
(MeridianaNotizie) Roma, 6 maggio 2014 – Promuovere un’esperienza artistica “fresca” come l’arte di strada per educare i giovani e riqualificare le periferie. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Street Art and the City”, in programma dal 7 giugno alla Factory Pelanda di Testaccio, promossa dal gruppo 999 Contemporary insieme a Roma Capitale, in tandem con l’amministrazione parigina e l’ambasciata francese in Italia. L’arte contemporanea intesa come strumento per la diffusione della cultura e il rinnovo urbano della Capitale, in particolare nelle zone periferiche. L’iniziativa è stata presentata questa mattina al Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma, nella sala cinema della sede di via Nizza, e ha visto la partecipazione, fra gli altri, dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Flavia Barca e dell’assessore alle Periferie, Paolo Masini, della direttrice del Macro, Giovanna Alberta Campitelli, oltre ad Andrea Catarci, presidente del Municipio VIII, e Andrea Valeri, assessore alla cultura del Municipio I.
Dalle periferie sino ad abbraciare l’intera città: è questo il percorso dell’iniziativa che si propone, come ha spiegato Stefano Antonelli, del gruppo 999 Contemporary, di fare di Roma “una delle grandi capitali della Street Art europea”. E proprio in quest’ottica che rientra l’importante collaborazione con Parigi. “Il progetto nasce dalla grande intesa con l’amministrazione parigina, e vuole essere un tentativo di coniugare l’arte con la riqualificazione urbana. L’arte come linguaggio, quindi, per la diffusione della cultura e la ricostruzione delle relazioni sociali”, dichiara l’assessore alla Cultura di Roma, Flavia Barca, che aggiunge: “Il tandem italo-francese serve a moltiplicare gli sforzi, non solo di gemellaggio, ma anche di contaminazione. Un mezzo, dunque, attraverso cui ricostruire la nostra identità”. Un’esperienza artistica che è anche strumento di educazione. “L’arte contribuisce ad educare i giovani, non solo in questa, ma in molte altre forme – afferma Paolo Masini – come dimostrano le molte iniziative dell’amministrazione dirette a favorire e a promuovere la cultura specie in periferia”. L’assessore ricorda il progetto SanBa nelle scuole di San Basilio, l’iniziativa Open House, la realizzazione del film su Petroselli e le periferie. “Vogliamo – prosegue Masini – promuovere le buone pratiche ed educare i più giovani. Per questo, la mostra a Testaccio sarà molto importante. La Pelanda è il luogo perfetto per un’iniziativa come questa”. Mentre per il direttore del Macro, Giovanna Alberta Campitelli, “la Street Art è un mezzo per rendere più comprensibile l’arte contemporanea”, e quel che conta davvero è “unire la cultura alla creatività, perché la riqualificazione passa anche e soprattutto attraverso l’educazione dei giovani al senso del ‘bello'”.
La Redazione
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