Violazioni rilevate sono state l’alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco. Accertati, infine, anche alcuni casi di offerta di lotterie internazionali, vietate nel territorio dello Stato.
(MeridianaNotizie) Roma, 8 maggio 2014 – 2.266 gli esercizi controllati e 719 le violazioni contestate per 487 responsabili denunciati. Le slot sequestrate o alterate sono 102 e i punti scommesse chiusi 291. Il tutto nella settimana dal 25 al 30 marzo grazie ad un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nell’ambito dell’attività per il contrasto per l’illegalità, che hanno verificato l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori, con particolare riferimento alle sale da gioco vicine ai punti di ritrovo dei giovani.
In 37 casi sono state riscontrate violazioni delle norme a tutela dei minori, alcuni dei quali trovati a giocare o a scommettere, altri presenti in aree a loro non consentite in quanto destinate a giochi con vincite in denaro. Si tratta di violazioni in cui la normativa a contrasto del gioco minorile prevede anche la chiusura dei locali da 10 a 30 giorni. Tra le sanzioni contestate anche quelle recentemente introdotte dalla Legge di Stabilità 2013, che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro per ciascun apparecchio messo a disposizione in luoghi pubblici, aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie, sprovvisti delle prescritte autorizzazioni. L’irregolarità più diffusa è risultata la raccolta abusiva di scommesse sportive mediante agenzie in tutto clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, o mediante l’installazione dei “totem”. Si tratta di apparecchi forniti di un computer mediante il quale è possibile il collegamento alla rete internet e la partecipazione alla vastissima gamma di offerta di gioco presente sul web, con accesso sia alle offerte conformi alla disciplina nazionale che a quelle illegali proposte da operatori privi di concessione in Italia.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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