Approfittando di una situazione di necessità e con la promessa di un lavoro in una ditta di pulizie, facevano arrivare in Italia ragazze, molte delle quali minorenni, dalla Romania per poi indurle e costringerle a prostituirsi.
(Meridiana Notizie) Roma, 4 giugno 2014- Questa notte, i carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini romeni, un uomo ed una donna, con le accuse di sfruttamento della prostituzione, tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù. Il “capo”, un 47enne, si avvaleva della collaborazione della compagna di 27 anni per la gestione logistica e amministrativa delle ragazze. La donna si preoccupava di assegnare alle giovani il loro posto sulla via Tiburtina e di ritirare gran parte dei guadagni con i quali pagava l’affitto dei due appartamenti dove ospitava le lucciole.
In assenza del fidanzato, spesso impegnato in Romania per “l’arruolamento” di nuove leve, la 27enne era in grado di affrontare, anche duramente, eventuali rivali nel business, a tal punto che l’indagine dei Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio è stata avviata proprio a seguito di un pestaggio compiuto dalla 27enne ai danni di una prostituta “non autorizzata” a sostare nella zona da loro gestita. L’operazione, convenzionalmente denominata “Pista d’oro” si è conclusa alle prime ore del mattino e i due fermati sono stati portati nel carcere di Rebibbia.
La Redazione
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