Tema centrale dell’incontro è il mondo del digitale e la sua capacità di cambiare il modo di produrre
(MeridianaNotizie) Roma, 10 giugno 2014 – In occasione dell’Assemblea annuale, Confartigianato prova a fare il punto sullo stato di salute delle piccole imprese in Italia, al settimo anno di crisi. Oltre allo spettro della recessione economica, tema centrale dell’incontro è il mondo del digitale e la sua capacità di cambiare il modo di produrre. Tanti i temi affrontati: dall’Expo 2015 alla disoccupazione giovanile giunta al 43%, dal groviglio Imu/Tasi/Tari alla rinascita della manifattura italiana. Ma sono i costi della burocrazia i dati più preoccupanti. Nell’ultimo anno infatti le piccole e medie imprese hanno speso in oneri quasi 31 miliardi di euro, ovvero circa 7.000 euro ciascuna.
Ad aprire i lavori dell’assemblea, il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti. “Viviamo proprio in questi giorni il ‘balletto’ del rinvio del pagamento della Tasi. E anche quest’anno cittadini e imprenditori devono combattere contro il diluvio di scadenze fiscali concentrate a metà giugno, con la consueta incertezza su quanto e come pagare. La tassazione immobiliare, che doveva essere una riforma all’insegna della semplificazione, si è trasformata nel groviglio Imu/Tasi/Tari sotto l’egida della fantomatica Iuc che ha reso ingestibili i tributi locali” ha dichiarato il presidente. “Oggi – ha aggiunto – per stabilire l’importo dei versamenti, bisogna districarsi in un labirinto di Minosse di aliquote, detrazioni, esenzioni”. La proposta di Confartigianato e’ allora quella di tornare “ad un’unica imposta sulla proprietà immobiliare, accorpando la Tasi nell’Imu”. “E si ammetta apertamente – ha concluso Merletti – che la prima casa e’, in effetti, tassata”.
Il servizio di Simona Berterame
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