I lavoratori delle Fondazioni lirico-sinfoniche protestano contro il decreto del Governo, che diminuirà del 40% il loro salario nei primi dieci giorni di malattia
(MeridianaNotizie) Roma, 14 luglio 2014 – Un presidio di fronte al Ministero dei Beni Culturali per protestare contro il decreto del Governo che penalizza i lavoratori delle Fondazioni lirico-sinfoniche, decurtando del 40% il loro salario nei primi dieci giorni di malattia, come accade con i dipendenti pubblici. Al momento il piano aziendale di risanamento risulta vuoto. Per questo i lavoratori hanno chiesto il ripristino immediato del tavolo negoziale illegittimamente esautorato e un incontro con Ministero, Regione e Comune”.
I sindacati Slc-Cgil e Fials Cisal hanno indetto uno sciopero dopo essersi rifiutati di firmare l’accordo con la Fondazione guidata da Carlo Fuortes. Un patto che prevede una ristrutturazione della dotazione del personale del teatro, come richiesto dalla legge 112, ma che minaccia secondo i sindacati una riduzione del personale di circa 100 unità, in un teatro che a fronte dei 631 dipendenti previsti, ne conta ora circa 460. Sembrava perciò definitivamente annullato lo spettacolo “La Bohème” previsto proprio stasera sul palco delle Terme di Caracalla, sede estiva del cartellone del Teatro dell’Opera. Invece gli organizzatori potrebbero optare per l’utilizzo del nastro registrato, mandando in fumo lo sciopero.
Il servizio di Simona Berterame
Altre videonews in Cronaca:ù
Meteo Roma, calo di 5° nella norma e da mercoledi torna l’estate: ma non parlate di “grande caldo”
Meglio il carcere di mia sorella, detenuto evade da casa