(Meridiananotizie) Roma 13 marzo 2012 – Preoccupati i Municipi di centro sinistra, che questa mattina in Campidoglio hanno incontrato il sindaco Gianni Alemanno per la presentazione del Bilancio previsionale 2012. Stando ai presidenti dell’opposizione, i tagli di trasferimenti complessivi subiti quest’anno dal Comune di Roma ammonterebbero a circa 700 milioni di euro, di cui 140 milioni di mancati trasferimenti da parte della Regione Lazio e 260 milioni di minori trasferimenti da parte dello Stato. Quanto all’IMU ci sarebbe un aumento dell’1 per mille sulla prima casa e un aumento del 3 per mille sulle seconde case.
“Anche quest’anno, siamo di fronte a una manovra di tagli, ma è la prima volta che la Giunta ci convoca per parlare di Bilancio e non ci dà alcun resoconto, nessun documento su cui ragionare”, a dichiararlo, a margine dell’incontro, i presidenti dei municipi del VII e del XVII, Roberto Mastrantonio e Antonella De Giusti. Per Andrea Catarci, presidente del municipio XI, “questo bilancio è un disastro: Roma va incontro a una catastrofe sociale e con queste premesse il sindaco ci dice che non è in grado di gestire la città. Si potrebbe dire che Roma sta per chiudere per dissesto finanziario”. Se i municipi di centrosinistra hanno criticato la metodologia di presentazione del Bilancio 2012, quelli di centrodestra hanno occupato una posizione più difensiva.
“Il sindaco ci ha spiegato la complessa situazione finanziaria del Comune di Roma, segnata dalla gestione finanziaria delle giunte del passato, a cui si aggiungono i problemi legati al Patto di stabilità e alla crisi economica”, ha detto Pasquale Calzetta, presidente del municipio XII. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani. Il sindaco ha tenuto a sottolineare che sicuramente, l’aliquota sulla seconda casa sarà aumentata del 3 per mille, il massimo possibile, che tutti i Comuni italiani stanno applicando.
Sulla prima casa, però si sta facendo il massimo sforzo per mantenere l’aliquota il più bassa possibile: si parte da un 4 per mille fino al 6 per mille cercando di tenersi sul 5 per mille”. Alemanno ha poi rassicurato su un eventuale aumento dell’Irpef: “A Roma non aumenterà ma è già molto alta perché per lo 0,4% serve a pagare il debito di 12,4 miliardi ereditato dalle giunte precedenti”. C’è poi il problema del “Patto di stabilità, che impedisce ai comuni di investire”, e su questo Alemanno ha ricordato che è aperto un tavolo con Anci.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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