(Meridiananotizie) Torino, 1 luglio 2020 – “Tu non sarai mai sola“, recitava lo striscione adagiato sulla tribuna dello Stadio Olimpico nella Capitale, dai tifosi laziali nel corso della precedente partita contro la Fiorentina. Oggi, ci sentiamo di coniare un’altra frase che fotografa molto bene lo spirito e l’essenza di questa squadra: “Tu non sarai mai doma“. E come si potrebbe domare un’Aquila che nasce e vola libera alta tra i monti?
I ragazzi biancocelesti, frutto anche del grande lavoro che sta svolgendo Mister Simone Inzaghi, hanno fame di vittorie e lo si vede in campo, quando anche Immobile, per la tanta foga di voler abbattere la porta avversaria, davanti al portiere si mangia, letteralmente, dei gol. Forse per tanti, gli errori sotto rete del bomber biancoceleste sono dovuti a scarsa concentrazione. A noi piace pensare che sia invece frutto di tanta energia in corpo difficile da controllare, positivamente, parlando. E l’astinenza dal calcio giocato per quasi quattro mesi, sembra che a questa squadra abbia aumentato la “rabbia” calcistica necessaria per trasformare ogni circostanza negativa in fattori positivi.
Lo scivolone di Bergamo, dove la Lazio ha pagato, soprattutto, la mancanza di una partita in più sulle gambe, ha dimostrato, almeno nella prima mezz’ora, che l’Aquila di Roma è viva e che ha un organico di alto livello. Forse non nei numeri come la Juve ma, giocatori quali Immobile, Luis Alberto, Milinkovic, Acerbi, Correa e gli attuali indisponibili, Leiva, Lulic, hanno contribuito a dare una struttura solida alla squadra di Mister Inzaghi, non solo sotto il profilo tecnico/tattico ma, anche nella mentalità vincente, sinonimo quest’ultimo di grande squadra.
In tutto questo, la mano del “Maestro” Simone Inzaghi, riesce a dare i tempi giusti a tutta la sua “orchestra” dove ognuno, quando è chiamato a scendere in campo, fosse anch’esso un ragazzo della primavera, si sente parte integrante di un progetto ambizioso e pronto a dare il suo contributo, con umiltà, dedizione, sacrifico, per la causa comune che è quella di continuare a superare ogni obiettivo, precedentemente, programmato. Uno su tutti, Patric, diventato un tassello affidabile per Inzaghi e spesso molto criticato.
Avanti Lazio, avanti con consapevolezza dei tuoi mezzi. Nella prossima gara ci sarà il Milan che, siamo convinti, nonostante le assenze importanti dell’attacco Laziale, Immobile e Caicedo, verrà affrontato da chi scenderà nel rettangolo di gioco, con quella fame di vittoria che siamo stati abituati fino ad oggi a vedere da questa squadra…mai doma.
La Gara
La Lazio, nonostante lo svantaggio arrivato nei primi cinque minuti di gioco della gara, a seguito di un fallo di mano in area laziale di Immobile (impossibile per l’attaccante biancocelste evitarlo), ha tenuto, comunque, in mano per tutta la partita il “pallino” del gioco. E’ andata più volte vicino al gol.
Reti che sono arrivate nella seconda parte della gara, quando Immobile raccoglie una verticalizzazione, indovinate di chi? Del solito Luis Alberto che vede il suo compagno e gli serve una palla in corsa dentro l’area avversaria. Lo scugnizzo napoletano, figlio adottivo nella Capitale della S.S. Lazio, lascia scorrere la palla e di sinistro, trafigge con un fendente rasoterra il portiere avversario, mettendo la palla a fil di palo alla sinistra dell’estremo difensore. E’ uno a uno.
Ma la Lazio vuole vincere…la fame di vittorie è tanta e si vede!!! Di nuovo due cambi azzeccati da Mister Inzaghi che al 15° del secondo tempo sostituisce Lukaku per Jony e Correa per Caicedo. La Lazio nel secondo tempo, aumenta la sua supremazia in campo e schiaccia, letteralmente, il “toro” nella sua metà campo e a seguito delle continue “percussioni” sulle fasce e centralmente, ecco che da un cross dalla sinistra di Lukaku (quest’ultimo sembra stia tornando ad essere il fulmine della fascia sinistra laziale. Apprezzabili due sue fulminee accelerazioni) Milinkovic colpisce la palla al volo di destro che il portiere respinge. Riprende la palla Lazzari che serve al limite dell’area granata l’accorrente Parolo che non ci pensa due volte e tira in porta di destro. Palla deviata e portiere spiazzato. E’ 2 a 1 per la Lazio ed anche questa volta a distanza di soli tre giorni dalla partita con la Fiorentina, i biancocelesti hanno saputo capovolgere un risultato, inizialmente, negativo, facendo bottino pieno…e la corsa sulla Juve, continua!!!
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Longo – “Partita di sacrifico. La squadra ha dato il 110% . Se non hai qualità tecniche come la Lazio, vai sotto con il palleggio. Un confronto dopo la partita non c’è stato con i ragazzi, non è mia abitudine parlare a caldo. Affronteremo la questione a bocce ferme con la squadra con più lucidità. Il Torino oggi ha fatto una partita di dedizione e di sacrificio com’era giusto fare contro una grandissima squadra come la Lazio. Questo nuovo format di campionato ci mette di fronte a difficoltà nuove, le energie che dispensiamo a livello fisico e nervoso sono tante e il recupero è difficile. All’interno della stessa partita ci sono più partite. Sabato avremo la Juve. Giocheremo con il coltello tra i denti.”
Farris (vice di S. Inzaghi squalificato) – Dispiace l’ammonizione di Immobile, ma accettiamo la decisione dell’arbitro. Non possiamo cambiare il regolamento, ma veniamo penalizzati dall’episodio per una norma stringente. Per il resto, la squadra ha evidenziato spirito di abnegazione e sacrificio da parte di tutti.
La qualità di tutti, a lungo andare, viene fuori. La squadra sta crescendo, le partite sono strane e dispendiose. Abbiamo ribaltato partite insidiose, stiamo lavorando bene. Giocare due partite vicine incide nella spesa delle energie, ma due vittorie in rimonta danno una bella iniezione di fiducia. Vedremo chi ci toglierà il giudice sportivo per squalifica, ma si faranno trovare pronti dopo. Servirà grande unione e disponibilità, nel breve sarà difficile recuperare elementi.
Cataldi e Marusic da valutare. Al vaglio ipotesi cambio modulo, anche se noi giochiamo con due punte solitamente. C’è qualche criticità per determinati elementi ma vedremo come sopperire. Quello che sta facendo Inzaghi lo vedono tutti. Sa gestire spogliatoio e staff, questo è il frutto di un lavoro di quattro anni, passionale e tifoso. Il primo che ci tiene ai nostri successi. La gestione del gruppo è un suo punto di forza, lo testimoniano gli sviluppi di diversi giocatori. Sono cresciuti grazie a lui.”
Il Tabellino della Gara
TORINO (3-5-2): Sirigu; Lyanco, Nkoulou, Bremer (st 35° Millico); De Silvestri (st 14° Ansaldi), Meitè, Rincon, Lukic (st 35° Djidji), Aina (st 25° Edera); Verdi (st 14° Berenguer), Belotti.
A disp. Ujkani, Rosati, Izzo, Ghazoini, Singo, Greco, Adopo, Zaza.
All. Moreno Longo.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric (st 45° Anderson), Acerbi, Radu; Lazzari (st 45° Bastos), Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony (st 15° Lukaku); Caicedo (st 15° Correa), Immobile.
A disp. Proto, Guerrieri, Vavro, Armini, Marusic, D. Anderson, Cataldi, Falbo.
All. Farris (Inzaghi squalificato).
Risultato finale: Torino-Lazio 1-2
Marcatori: pt 5° Belotti (T); st 3° Immobile (L); st 28° Parolo (L)
Ammoniti: pt 5° Immobile (L); pt 28° Caicedo (L); pt 45° Verdi (T); st 29° Lukaku (L)
– Articolo di Massimo Catalucci