(Meridiananotizie) Roma, 5 gennaio 2012 – Indagare sugli utilizzi delle aree protette urbane da parte delle comunità locali e definire le migliori forme di promozione dell’educazione ambientale e del volontariato questo l’obiettivo del progetto di ricerca che la fondazione Bioparco ha attivato coinvolgendo anche alcune università come quella di Tor Vergata, e che ha presentato oggi in Campidoglio. Tra le iniziative programmate dal progetto di ricerca, il confronto delle varie esperienze internazionali, lo sviluppo di iniziative sociali per lo sviluppo sostenibile. Previsti anche eventi, incontri, dibattiti e visite guidate. Nell’ambito di questo progetto di ricerca, il Bioparco ha anche firmato un protocollo d’intesa con il parco nazionale del Gran Sasso volto a fornire consulenza per la gestione del patrimonio faunistico. I parchi faunistici sono una novità del sistema nazionale delle aree protette, poiché, pur ispirandosi ai wild park tedeschi, aggiungono a quelle esperienze finalità di conservazione, ricerca ed educazione alla sostenibilità ambientale. Il progetto del Parco Faunistico del Gran Sasso d’Italia, in particolare, farà tesoro delle esperienze scaturite dai molteplici progetti “Life+” che l’Ente da anni realizza, intercettando finanziamenti europei per la reintroduzione e la salvaguardia di specie peculiari dell’ecosistema appenninico, quali il camoscio, il lupo e il cervo. Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dal Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Arturo Diaconale.Il progetto, naturalmente, dovrà essere condiviso, sia in fase di concertazione che in fase progettuale, non soltanto con le Amministrazioni Comunali di Isola del Gran Sasso e dell’Aquila, ma anche con tutti i portatori d’interesse territoriali: Usi civici, proprietari dei terreni e comunità residenti. Entusiasta il Sindaco di Isola del Gran Sasso, Alfredo Di Varano.
Il servizio di Laura Bolasco