(Meridiananotizie) Roma, 7 febbraio 2012 – Con un dibattito blindato, le forze di centrodestra si apprestano a regalare al distretto del cinema del Lazio una scatola infiocchettata ma completamente vuota. La legge quadro istituisce un ente-carrozzone inutile e costoso: privo di risorse per entrare in funzione in tempi brevi, privo di previsioni specifiche su personale e competenze, privo di trasparenza nella distribuzione dei finanziamenti.
Però, fra sei mesi, questo nuovo carrozzone pubblico potrà forse consentire alla Giunta Polverini di distribuire qualche poltrona di Consiglio di Amministrazione, Presidenza, direzione generale, e così risolverà qualche problema di posti a una maggioranza litigiosa e improduttiva. Per le imprese e per gli operatori, invece, non c’è semplicemente nulla: a parte l’immediata abrogazione di tutte le forme di finanziamento preesistenti, dall’accesso al credito alla distribuzione, alla produzione». Lo dichiara Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e membro della Commissione Cultura della Regione Lazio, a proposito della legge quadro regionale sul cinema in discussione in queste ore presso il Consiglio Regionale del Lazio.
«In questa nuova legge non ci sono risorse per il 2012, perché sono già state spese nel 2011 – prosegue Rodano – Come dichiarato ripetutamente durante la discussione, non c’è nessuna attenzione alla crescita della produzione cinematografica e audiovisiva delle imprese del Lazio: per ottenere il riconoscimento di ‘opera di interesse regionalè, occorre dimostrare di aver già girato. Non ci sono dunque finanziamenti ‘ex antè, per iniziare a girare un film, ma soltanto ‘ex post’, cioè a riprese avvenute. È una legge che, quand’anche finanziata dal prossimo bilancio regionale, sosterrà soltanto chi già dispone delle risorse per operare, quindi le grandi major italiane e straniere, non nuovi autori o produzioni a basso costo, ovvero il cinema indipendente». « La Giunta Polverini e l’Assessore Santini, con il contributo della Commissione Cultura, hanno portato in aula un’ottima legge. La prima che disciplina organicamente il settore cinema ed audiovisivo. Una legge innovativa che tiene conto delle opportunità offerte dall’utilizzo delle nuove tecnologie e che da spazio quindi anche ai giovani ed agli artisti emergenti. Si costituisce il più grande fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo. Ma tutto questo non conta, per una parte della sinistra è intollerabile che il centrodestra si occupi, e per di più in modo serio, di cultura o ‘addiritturà di cinema». Così in una Andrea Bernaudo, consigliere regionale Pdl.
Il servizio di Leoanrdo Cerquiglini
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