(Meridiananotizie) Roma, 21 giugno 2012 – “Come l’acqua come l’oro”, questo il titolo della mostra di Rosa Gisladottir, artista islandese, esposta ai Mercati di Traiano dal 22 giugno al 23 settembre 2012, nei suggestivi spazi della Grande Aula e della via Biberatica. L’“archeologia del futuro”, eredità di questa nostra epoca per i posteri, potrebbe avere la forma degli oggetti primari, di uso comune e quotidiano, ricreati dall’artista.
Fa riflettere l’accostamento tra le imponenti geometrie e simmetrie dell’architettura classica e le 12 opere dell’artista islandese, realizzate con materiali moderni come jesmonite, alluminio, bottiglie di plastica, acqua e luce fredda. Evidente in questa mostra il contrasto tra la grandezza del passato – il lascito dell’antichità, i suoi reperti – e il consumismo del presente, i cui esiti sono già evidenti. I siti archeologici di Roma diventano per Rosa Gisladottir ricca fonte di ispirazione a partire dagli anni ottanta, quando nel suo primo viaggio nell’Urbe è colpita dall’imponenza e bellezza delle tracce lasciate dal passato, così diverse da quelle “immateriali” della sua Islanda, conservate più nelle saghe letterarie che nell’arte e nell’architettura.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, l’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata Islandese in Italia, è curata da Sabine Frantellizzi.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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