(Meridiananotizie) Roma, 31 luglio 2012 – La questione rifiuti non smette di alimentare polemiche nella Capitale. Il Ministero dell’Ambiente avrebbe infatti individuato nella zona di Solfarata sull’Ardeatina il sito dove ricavare una nuova discarica romana. La soluzione ha provocato l’immediato dissenso da parte di comitati, cittadini, associazioni ed esponenti politici. Il sito infatti, ubicato ad appena 4 km da Pomezia, 6 km dai Castelli Romani e 10 km dall’Eur, non sarebbe idoneo alla funzione di discarica. Il presidente Verdi Lazio, Nando Bonessio, ha dichiarato: “Ancora una volta assistiamo a questo gioco del totodiscariche. Le istituzioni cercano l’ennesimo buco da riempire di rifiuti per giunta non trattati. L’unico futuro possibile è quello di cambiare il modello di trattamento dei rifiuti: passare dallo smaltimento attraverso gli inceneritori a una gestione con la riduzione della produzione di rifiuti, con la raccolta differenziata porta a porta, il riciclo, la realizzazione di impianti per il compostaggio”.
Aspre le critiche del Presidente del dodicesimo Municipio, Pasquale Calzetta, che ha affermato: “Questa vicenda della discarica è stata gestita in un modo che sembra quasi che stia volando sulla città di Roma senza che chi l’ha proposta abbia proposto qualcosa di definitivo. Non capiamo perché si sta proponendo di farla nel Municipio XII, in particolare in una zona assolutamente inadeguata per realizzare un impianto di questo tipo”. Gli ha fatto eco il consigliere del XII Municipio, Massimiliano De Iuliis, secondo il quale infatti il sito non sarebbe adatto a causa di due vincoli fondamentali: “Questo sito qualche anno fa era già stato dichiarato incompatibile con la discarica. È un’area con un doppio vincolo: si trova nella riserva decima malafede ed è nel vincolo paesistico dell’agro romano”.Perplessità espressa in merito alla questione discarica anche dal Sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco, convinto che individuare siti dove depositare rifiuti rappresenti una soluzione anacronistica al problema: “Questo territorio non è adatto. Sono troppi i vincoli e troppe le caratteristiche che impediscono a chiunque di immaginare che possa arrivare un discarica qua. Vorrei ricordare che tempo fa volevano realizzare proprio in quella zona un parco fotovoltaico e allora la regione espresse forti dubbi proprio perché quel territorio è estremamente vincolato. Non è pensabile che ancora oggi si corra dietro per individuare siti per fare le discariche quando bisognerebbe pensare alternative molto più serie per quanto riguarda la gestione dei rifiuti”.Il sito di Solfarata presenterebbe inoltre delle caratteristiche naturali non compatibili con la realizzazione di una discarica, come affermato dalla dottoressa in geologia, Valeria Nicolosi, specializzata in ambiente e inquinamento: “Questo è un geosito. Ci sono venute di gas in superficie che sono di ambiente acido e potrebbero creare problemi per la realizzazione di una discarica, sia nella creazione dell’invaso e dell’impermeabilizzazione, sia per quanto riguarda l’aggressività sui tessuti che potrebbero essere utilizzati. Quindi questi rifiuti potrebbero percolare all’interno nel sottosuolo e penetrare nella circolazione sotterranea provocando problemi idrogeologici”. A protestare contro la realizzazione della discarica il presidente associazione Cuore Tricolore, Stefano Ambrosetti: “Il sito già negli anni scorsi era stato dichiarato non idoneo proprio per il fatto che era un’ex cava di zolfo. Attualmente c’è anche un lago naturale dentro questa cava”.
Il servizio di Maria Maddalena D’Urso
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