(Meridiananotizie) Roma, 1 agosto 2012 – Un thriller con risvolti politici e sociali che ruota attorno agli efferati omicidi di Jack Lo Squartatore. Questo è “La mano sinistra di Satana”, il nuovo romanzo di Roberto Genovesi presentato a Palazzo Braschi nell’ambito di Panta Rei Lab. Sullo sfondo della cupa Londra di fine ‘800 si alternano le vicende dell’assassino braccato dalla polizia, artefice seriale di violenti crimini che tuttavia finisce per diventare il necessario capro espiatorio della società borghese del tempo.
A parlare de “La mano sinistra di Satana”, l’autore del libro, Roberto Genovesi: “La mano sinistra di Satana può essere letto su due piani diversi: quello dell’indagine poliziesca relativa a Jack Lo Squartatore, e infatti il titolo è una rivisitazione di uno dei tanti nomi che veniva dato dalla stampa dell’epoca all’assassino, oppure attraverso l’aspetto sociale e politico. Tutto sommato Jack Lo Squartatore ha rappresentato il manifesto della società borghese, che da una parte parlava dei diritti dei lavoratori e soprattutto dei diritti delle donne, e dall’altra non si scandalizzava quando Jack inafferrabile riusciva a uccidere le donne delle classi basse di White Chapel. Io ho provato ad utilizzare per le indagini su Jack Lo Squartatore tutta la documentazione che possiamo ritrovare negli archivi di Scotland Yard, però anche le innovative tecniche di indagine che oggi verrebbero chiamate alla CSI che però a quei tempi erano solo in fase di sperimentazione e considerate a cavallo tra scienza e magia. Ma d’altro canto ho provato anche a capire perché Jack Lo Squartatore era così inafferrabile. La difficoltà di trovarlo forse risiede proprio nella volontà della classe borghese di quei tempi di avere un punto di riferimento negativo al quale ancorare tutte le cose non positive che la società industrializzata stava costruendo in quel momento”.
Il servizio di Laura Bolasco
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