(Meridiananotizie) Roma, 19 ottobre 2012 – “Chi sfrutta gli animali non esita a fare altrettanto con le persone”. così questa volta è proprio per i lavoratori impiegati nel pericoloso sandblasting, la sbianca tura dei jeans col metodo della sabbiatura vietata in Europa dal 1966, che gli Animalisti italiano hanno occupato il negozio di Dolce & Gabbana in via dei Condotti. Vestiti da operai insanguinati, scritte sulla pelle di chi protesta a torso nudo, gridando gli slogan “ centinaia di bambini muoiono per sbiancare i tuoi jeans”, “la stoffa degli assassini”, gli attivisti puntano l’indice contro un’azienda che, oltre all’ampio uso di pelli e pellicce, non ha mai voluto rinunciare a un metodo di lavorazione considerato molto pericoloso per la salute umana.
“Giorgio Armani, Versace, Gucci, H&M, Levi’s e altre aziende hanno aderito, eliminando subito la sabbiatura dalle loro produzioni. A giugno la Replay ha addirittura lanciato i primi jeans trattati con il laserblast, un sistema senza sostanze chimiche con cui si consuma l’85% in meno di acqua. Mentre “Dolce&Gabbana” insiste, ignorando i morti. Allo stesso tempo, lanciano una petizione che si può scaricare anche dal loro sito www.animalisti.it, con l’obiettivo di bandire in tutto il mondo una lavorazione sconsiderata.
Il servizio di Giulia Terrana
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