(Meridiananotizie) Roma, 11 ottobre 2012 – L’assemblea annuale ACER è servita per lanciare un grido d’allarme. Il presidente, Eugenio Batelli, ha inveito contro le scelte del Governo Monti che, in questo periodo di crisi, ha messo letteralmente in ginocchio gli imprenditori edili, in particolare quelli romani. “La nostra assemblea si svolge quest’anno in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese, sia per gli effetti della crisi economica epocale che ci sta travolgendo, sia per il decadimento dei valori della politica a cui stiamo assistendo”, ha spiegato Batelli, nella sua relazione.
“Gli ultimi eventi che hanno coinvolto la nostra Regione – ha aggiunto Batelli – hanno creato un forte sconcerto nella pubblica opinione e in tutti noi. Subiremo oltretutto, in un momento così difficile per le nostre aziende, il blocco della produzione legislativa di un’istituzione importante del territorio. E questo ci preoccupa fortemente. Si rinviano ancora una volta la riforma urbanistica, la pianificazione paesaggistica e l’avvio di indispensabili infrastrutture“.
Tra gli ospiti istituzionali il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. La crisi, i problemi irrisolti e le criticità evidenziate hanno colpito Roma in maniera più dura rispetto alle altre parti del Paese. E’ noto infatti che i settori dell’edilizia e del commercio, da sempre trainanti nel nostro territorio, sono quelli che hanno risentito maggiormente dell’attuale scenario congiunturale, coinvolgendo l’intero sistema economico romano e, di conseguenza, quello regionale, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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