(Meridiananotizie) Roma, 27 marzo 2013 – Riduzione della produzione dei rifiuti del 20 per cento entro il 2020 e del 50 per cento entro il 2050 rispetto alla produzione del 2000; riconversione delle risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento alla riduzione, al riuso e al riciclo.
Sono questi i temi della proposta di legge di iniziativa popolare che Rifiuti Zero – Zero Waste ha depositato stamattina in Corte di Cassazione. Il Comitato promotore nazionale per la proposta di legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero – Zero Waste è composto da circa centocinquanta tra reti e organizzazioni come Rete Zero Waste Italy, Associazione Comuni Virtuosi (che rappresenta quasi un centinaio di Comuni italiani), Attac Italia.
Il testo include il principio di «chi inquina paga» (che implica la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale) e norme per garantire e facilitare l’accesso dei cittadini all’informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti. “Oggi chiudiamo un ciclo della storia, quella fase medievale del sotterramento in discarica per passare all’era moderna del riutilizzo e del riciclo” spiega Massimo Piras di Zero Waste Lazio.
Il servizio di Luisa Deiola
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