(Meridiananotizie) Roma, 14 giugno 2013 – Non parte proprio per il meglio il quinquennio di Ignazio Marino. Ad una settimana dalla sua elezione infatti si è già attirato le critiche della comunità omosessuale della capitale decidendo di non partecipare al Gay Pride romano in programma domani, 15 giugno per le vie della capitale. Il primo cittadino ha fatto sapere, in un intervista pubblicata sul messaggero, che sarà impegnato in famiglia, per un week-end di relax e che invierà in rappresentanza del comune Luigi Nieri, esponente di Sel.
Una decisione che non è piaciuta al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore del Pride. Per Marino, dice il presidente del circolo, Andrea Maccarrone, si tratta di una “falsa partenza” e di un “brutto segnale” nei confronti di Roma e «di una comunità importante che ha contribuito in modo rilevante alla sua vittoria e che si aspettava un chiaro e visibile segnale di vicinanza in netta discontinuità col passato». «Una risposta irrispettosa e offensiva nei confronti di una comunità che si batte da anni e domani scenderà in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti, la visibilità e la dignità delle proprie famiglie», ha sottolineato, sulla stessa lunghezza d’onda, il Comitato Roma Pride.
Il pensiero che si tratti di una decisione politica più che la necessità di un meritato riposo è balzata alla mente di tutti come al pensiero che forse ora Alemanno riesca a spiegarsi dove sono finiti tutti i voti cattolici della capitale. A Marino non resta che trovare il giusto modo per uscire da questa situazione che rischia di compromettere la sua credibilità liberale.
Il servizio di Giulia Taccioli
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