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Renzi: “Abbiamo bisogno del partito, ma la vecchia tessera non basta più”
(MeridianaNotizie) Roma, 8 agosto 2013 – Dopo le parole del segretario Schifani sulla sentenza mediaset, che hanno scosso il governo; ora tocca a Matteo Renzi. Dal palco della festa del Pd di Bosco Alobergati, il sindaco di Firenze da il suo appoggio al governo Letta: “Noi incoraggiamo Enrico Letta e io faccio il tifo per il governo che non deve usare la voce del verbo durare, il governo deve fare”.
E lancia la sfida al partito: “Vorrei che il Pd riprovasse il gusto di inventare e non si limitasse a compiangere i tempi del passato. Se le generazioni prima di noi avessero detto purtroppo non sarebbero uscite dalle macerie della guerra. Se gli imprenditori detto purtroppo, l’Emila non darebbe uscita dal terremoto”. Cosi chiede l’applauso agli emiliani e a se stesso. E lancia una stoccatina ai compagni al governo: “Oggi hanno rinviato la discussione sul testo sul finanziamento ai partiti, penso che per il Pd sia stato un clamoroso autogol”.
“Abbiamo bisogno del partito, ma la vecchia tessera non basta più, in un mondo che è sempre più precario e cambia velocemente, abbiamo bisogno di inventarci un partito diverso che non si basa solo su tessera e appartenenza, certo non basta una pagina Facebook, non bisogna perdere il gusto dell’abbraccio e della stretta di mano”. Riferimenti alla vecchia cultura di politica e attacco alle nuove forma di democrazie. Renzi parla a un pubblico non giovanissimo. “Vorrei che il Pd corresse per raggiungere il futuro, e per farlo anche noi avremmo bisogno di innovare. I sociologi parlano di società liquida, il nuovo partito non può basarsi soltanto su tessera o iscrizione e nemmeno solo una pagina facebook”.
Sulla sua posizione all’interno del Pd, Renzi è molto chiaro: ”Non è importante cosa faccio io, ma cosa facciamo noi: qualcuno mi ha detto mettiti in un angolino, poi alle elezioni ti candidiamo e prendiamo i voti. Se facciamo questo giochino i voti non li prendiamo: perché io non posso fare la foglia di fico di questo meccanismo”
E un rapido riferimento a Berlusconi: “Il compito del Pd è salvare l’Italia, e per salvare l’Italia si parte da un principio: le sentenze si rispettano, la legge è uguale per tutti”, afferma riferendosi alla decisione della Cassazione di confermare la condanna a Berlusconi. “È venti anni che stiamo aspettando Berlusconi. Almeno il congresso del Pd possiamo farlo senza di lui”. E ancora sul Pd: “Non deve avere paura. Deve giocare d’attacco”. Un passaggio anche per Epifani: “A Epifani dico: non passiamo il tempo a pensare come cambiare le regole delle primarie ma passiamo il tempo a parlare dei problemi dell’Italia, non parlando delle primarie socchiuse”.
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