I partecipanti non conoscono il risultato delle loro prove scritte, visto che i compiti non sono stati nemmeno associati ai nominativi.
(MeridianaNotizie) Roma, 27 novembre 2013 – I concorsisti aspiranti vigili urbani sono pronti alla class action. Questa mattina dalle 7 alle 10 in Campidoglio, l’Ospol, il sindacato di base del corpo di Polizia Locale, ha avviato la raccolta firme fra le centinaia di partecipanti alla procedura per selezione di 300 istruttori, avviata nel 2010 e bloccata da oltre 9 mesi a causa di un’inchiesta giudiziaria.
I partecipanti non conoscono il risultato delle loro prove scritte, visto che i compiti non sono stati nemmeno associati ai nominativi. Mette ansia anche la segnalazione alla Procura del sindaco Ignazio Marino e del suo vice, Luigi Nieri, circa la regolarità di tutte e 22 le procedure concorsuali. Ieri, durante la manifestazione organizzata in piazza del Campidoglio da Cgil, Cisl e Uil, il capo segreteria del sindaco, Enzo Foschi, ha parlato con un gruppetto di concorsisti:«Finché la magistratura tiene tutto fermo, possiamo fare poco. Noi vogliamo andare avanti». Parole che non hanno convinto i ragazzi, i quali hanno chiesto al braccio destro del primo cittadino di separare, a livello procedurale, l’eventuale falso ideologico dei commissari dal proseguimento della procedura.
Servizio di Diana Romersi
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