Lo sciopero di 8 ore è stato indetto a seguito dell’interruzione della trattativa per il rinnovo del Ccnl industria avvenuta lo scorso 21 novembre con delegazioni provenienti da Lazio, Toscana, Marche, Umbria e Abruzzo
(MeridianaNotizie) Roma, 13 dicembre 2013 – “Presente futuro senza stipendio lavoro”, “Ance ascolta: l’Ape non si tocca”. Con questi striscioni e una mongolfiera gonfiabile i lavoratori dell’edilizia hanno manifestato in piazza Santissimi Apostoli per chiedere “contratto subito”.
Lo sciopero di 8 ore è stato indetto da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil a seguito dell’interruzione della trattativa per il rinnovo del Ccnl industria avvenuta lo scorso 21 novembre con delegazioni provenienti da Lazio, Toscana, Marche, Umbria e Abruzzo.
“Siamo qui per il lavoro e il contratto nazionale perchè una categoria senza contratto non ha dignità – ha spiegato Mario Guerci di Fillea Cgil Roma e Lazio – In questa fase drammatica che sta vivendo il settore, solo a Roma abbiamo perso 30mila posti di lavoro in tre anni, riteniamo che il contratto sia uno strumento indispensabile in termini di legalità e di diritti altrimenti si favorisce illegalità e lavoro nero”.
Per il segretario generale della Fillea Cgil, Wealter Schiavella, “non si è mai visto un contratto dove sono i lavoratori a restituire i soldi alle imprese: come è possibile combattere l’illegalità trasformando l’eccezione in regola. Quella dello scorso 21 novembre da parte di Ance e Coop è stata una proposta inaccettabile, ovvero un rinnovo a zero euro di aumenti e di fatto la soppressione dell’Ape, l’indennità di anzianità edile. Non molleremo, il Governo deve cambiare la legge di stabilità restituendo ai lavoratori e ai pensionati quello che la crisi ha tolto loro a vantaggio della speculazione”.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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