Gli attivisti, armati di crocifissi e rosari, si sono dati appuntamento davanti alla sede della Rai in viale Mazzini protestando contro la partecipazione al Festival di Rufus Wainwright
(MeridianaNotizie) Roma, 17 febbraio 2014 – Papaboys, Militia Christi e altre realtà cattoliche protestano così davanti la sede romana della Rai, scagliandosi contro un ospite, scelto da Fazio in occasione dell’imminente Festival di Sanremo. Stiamo parlando di Rufus Wainwright, artista canadese definito da Elton John, “il più grande cantautore vivente”. A far indignare i cattolici, sono i testi delle canzoni di Rufus. Tra i temi trattati dall’artista infatti, compare spesso l’omosessualità: la canzone Gay Messiah, ad esempio, parla dell’arrivo sulla terra di un messia omosessuale. Agli attivisti cattolici non è stato però permesso di mostrare uno striscione con la scritta “Basta all’intolleranza cattolica”. Presenti al picchett o, anche alcuni rappresentanti del Comitato della famiglia.
Con un comunicato, i Papa Boys denunciano “l’oltraggio” subito: “Ricordiamo che la protesta non parte solo da un presupposto di offesa al sentimento religioso. Si tratta di violare le leggi dello Stato. Il repertorio dell’artista entra nel reato di offese ad una confessione religiosa mediante il vilipendio, previsto e punito dall’art. 403 del Codice Penale. Inoltre, l’art. 25, primo comma, del Regolamento del Festival, afferma che gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi.”
Il servizio di Simona Berterame
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