L’obiettivo è quello di semplificare l’iter procedurale del rilascio dell’attestazione di idoneità abitativa facilitandone l’accesso per gli utenti stranieri grazie anche a un’apposita applicazione per Android
(Meridiana Notizie)Roma, 13 marzo 2014 – Richiedere online, anche con un semplice smartphone, la convocazione per il certificato di idoneità alloggiativa, facilitando soprattutto, ma non solo, i ricongiungimenti familiari tra immigrati a Roma. D’ora in poi sarà possibile grazie al Protocollo d’Intesa fra la Prefettura di Roma e Roma Capitale per dare avvio alla sperimentazione di un nuovo sistema informatico per la semplificazione delle procedure di acquisizione del certificato. A firmare il documento in mattinata al Campidoglio il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri. In un quadro che ha visto la presentazione nel 2013 di 6.710 domande per ricongiungimento familiare, l’obiettivo è appunto quello di semplificare l’iter procedurale del rilascio dell’attestazione di idoneità abitativa, anche facilitandone l’accesso per gli utenti stranieri grazie a un’apposita applicazione per Android. Il servizio, inoltre, consentirà un continuo monitoraggio della situazione, snellendo grazie all’informatizzazione le fasi di lavoro tra Prefettura e Municipi ed evitando il passaggio di documentazione cartacea.
Sarà poi lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura a ricevere i documenti, per chiudere il procedimento nei confronti del cittadino straniero. “È una grande opportunità per Roma Capitale – ha dichiarato Nieri – arrivata sia per sollecitazione da governo e Parlamento, ma soprattutto perché capiamo ogni giorno la necessità di semplificare e rendere più trasparenti le procedure”. “Il protocollo – ha spiegato – porterà un processo di semplificazione e trasparenza importante per i cittadini immigrati finora sballottati tra gli uffici di Roma Capitale e i Municipi, che possono accedere all’attestazione di idoneità abitativa, elemento importante per la ricongiunzione familiare. È anche uno sprone per puntare al tema della valorizzazione del nostro personale, grazie alla formazione”. Per il prefetto Pecoraro il protocollo “è un altro esempio di Collaborazione costante tra uffici statali ed enti locali. Spesso ci si lamenta della burocrazia, noi invece da burocrati cerchiamo di semplificare le procedure. L’obiettivo è anche dimostrare la nostra volontà di buona accoglienza, trovando una soluzione per le esigenze di chi arriva a Roma. Perciò Comune e Prefettura agiscono per far sì che lo straniero ci veda come persone che stanno supportando il loro arrivo in Italia da Paesi in guerra come molti in Africa”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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