Il premier Matteo Renzi ha telefonato alla madre di Federico Aldrovandi per esprimerle solidarietà dopo «l’indegna videnda». Alla solidarietà del premier si sono associati i vicesegretari del Pd, Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini, che hanno espresso totale vicinanza alla signora Patrizia.
(MeridianaNotizie) Roma, 30 aprile 2014 – Si riapre la ferita della vicenda legata alla morte di Federico Aldrovandi. Al Grand Hotel di Rimini, riuniti per l’ottava edizione del Congresso nazionale del Sap, i delegati del secondo sindacato di polizia italiano tributano circa cinque minuti di applausi a tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte del 18enne durante un controllo il 25 settembre del 2005 a Ferrara.
Applausi che non mancano di segnare la mamma del giovane, Patrizia Moretti. «È terrificante – ha commentato – mi si rivolta lo stomaco». A far scattare l’ovazione dei delegati del Sap la presenza, nella sessione pomeridiana del Congresso, degli agenti Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani, condannati dalla Corte di Cassazione il 21 giugno 2012 per eccesso colposo in omicidio colposo a tre anni e sei mesi, tre anni dei quali coperti dall’indulto.
Oltre ai tre poliziotti presenti all’assise riminese, nel caso Aldrovandi era coinvolta anche un’altra poliziotta, Monica Segatto: i quattro hanno trascorso alcuni mesi in carcere. «È terrificante, mi si rivolta lo stomaco – ha reagito la madre del giovane raggiunta dall’ANSA -: cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso».
Il Sap, ha poi sottolineato Moretti sulla sua pagina Facebook, «applaude a lungo i condannati per l’omicidio di mio figlio. Provo ribrezzo per tutte quelle mani. Pansa era lì?», ha domandato riferendosi al Capo della Polizia che, ospite del congresso nella mattinata, aveva però lasciato Rimini già da diverse ore. Diversi i commenti negativi sugli applausi a Rimini sui social network, sia sulla pagina della mamma di Federico Aldrovandi, sia su Twitter, segnati con l’hashtag #vialadivisa, nome di un movimento che, lo scorso 15 febbraio a Ferrara aveva chiesto, nel corso di una manifestazione, la radiazione degli agenti coinvolti nella vicenda.
La Redazione
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