Zingaretti: “il Lazio è la seconda Regione italiana per differenza tra numero di detenuti e posti disponibili per l’ospitalità nelle carceri, inferiore rispetto al numero di reale popolazione carceraria di 1.889 unità”
(MeridianaNotizie) Roma, 14 maggio 2014 – Misure alternative per i detenuti tossicodipendenti, percorsi di formazione per favorire il reinserimento lavorativo, potenziamento dei presidi sanitari, un tavolo sull’edilizia penitenziaria: questi i punti cardine alla base del protocollo sottoscritto in mattinata dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme ad Anci Lazio e al Tribunale di Sorveglianza di Roma. 9 articoli che intendono dare una risposta a questioni cruciali come il sovraffollamento nelle carceri e la qualità del sistema penitenziario regionale, attraverso l’implementazione di un modello virtuoso di collaborazione interistituzionale. Il miglioramento dell’intero sistema carcerario, nella prospettiva di una sua più compiuta integrazione con il territorio e la comunità esterna, è un obiettivo che potrà essere raggiunto dalle istituzioni anche grazie al contributo della Cassa delle Ammende e dei Fondi Sociali Europei e tramite progetti condivisi con la Regione, il Garante Regionale dei detenuti e gli Enti locali territoriali.
Per garantire l’attuazione del Protocollo, vengono istituiti: presso la Regione un Tavolo permanente operativo (con un rappresentante per Regione, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Anci, Magistratura di Sorveglianza e Garante detenuti) e, presso il Ministero della Giustizia, una Cabina di regia (Ministero, Regione, Anci). Entro il primo bimestre dell’anno, infine, sarà predisposto un piano congiunto e integrato per l’attuazione del Protocollo. “Il Lazio è la seconda Regione italiana per differenza tra numero di detenuti e posti disponibili per l’ospitalità nelle carceri, inferiore rispetto al numero di reale popolazione carceraria di 1.889 unità. Questo crea una condizione difficile e finalmente riusciamo ad affrontare questo problema drammatico con un protocollo che impegna la Regione Lazio nel campo della formazione professionale e nel fornire opportunità d’inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro in collaborazione con il ministero. Come Regione Lazio, destiniamo intanto 600mila euro a sostegno del protocollo, affinché abbia gambe per camminare”, ha sottolineato Zingaretti. Il documento, ha spiegato Zingaretti, prevede inoltre, “anche sulla sanità, interventi di potenziamento nelle strutture penitenziarie e l’utilizzo di misure alternative per i detenuti con problemi di tossicodipendenza, che rappresentano il 18% della popolazione delle carceri del Lazio”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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