Il corso d’acqua che lambisce l’impianto confluisce nella sottostante area boschiva, dove è apparso evidente come, nel corso di oltre vent’anni di attività industriale incontrollata, i rifiuti ne abbiano, di fatto, mutato il percorso rimanendo perpetuamente a contatto con l’acqua e procurando un chiaro danno ambientale.
(MeridianaNotizie) Roma, 17 giugno 2014 – Rifiuti speciali e pericolosi depositati sulle sponde di un corso d’acqua sorgiva alle pendici del Monte Terminillo, in un’area sottoposto al vincolo idrogeologico e paesaggistico. E’ la scoperta fatta dai finanzieri di Rieti nell0ambito dei regolari controlli sul territorio.
L’accesso effettuato dai militari ha permesso di constatare all’interno dell’opificio numerosi residui inquinanti provenienti dalla lavorazione industriale nonché altri rifiuti consistenti in scarti di cantiere, pneumatici, cisterne arrugginite, fusti di ferro chiusi ed interrati, numerose lastre di eternit contenenti verosimilmente amianto, varie sostanze oleose e bituminose, il tutto in evidente stato di degrado ed abbandono.
A conclusione delle suddette attività ispettive ed al fine di impedire che le cose o le tracce del reato potessero essere alterare, disperdersi o essere modificate, gli operanti hanno sottoposto a sequestro la fabbrica e l’intera area di pertinenza, deferendo alla competente autorità giudiziaria, l’amministratore dell’impresa per reati connessi all’inquinamento ambientale ovvero: “deposito incontrollato di rifiuti ed immissioni degli stessi sul suolo e nelle acque superficiali o sottorranee”; deturpazione ambientale”; violazione sulla normativa dell’amianto” e “assenza di autorizzazione allo scarico di acque di prima pioggia e reflue previste dal Piano di Tutela regionale della acque”.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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