Nelle canoni i versi di Ferré, Rimbaud, Baudelaire, Varlaine, tradotti con l’aiuto del professor Giuseppe Gennari.
(Meridiana Notizie) Roma, 9 ottobre 2014 – I Tetes de Bois realizzano un nuovo disco su Léo Ferré, dodici anni dopo il fortunatissimo “Ferré l’amore e la rivolta”. Due anni trascorsi a pensare e a lavorare per le vie dei poeti, sui passi del grande genio del Novecento che i Tetes de Bois non riescono a smettere di amare. Hanno generato così un nuovo disco dal titolo “Extra”.
Dieci tracce in cui i versi fanno l’amore nella testa di chi legge, sotto lo sguardo del Dio dei graniti che non ha pietà, tra le conchiglie figuranti, le nacchere risuonanti, un coltello che apre la madreperla pura e un pescecane che nuota in libertà provvisoria. Nelle canoni i versi di Ferré, Rimbaud, Baudelaire, Varlaine, tradotti con l’aiuto del professor Giuseppe Gennari. Una traduzione che vuole farne canzoni del Duemila senza tradirne l’umore. Grazie al contributo di Anna D’Elia si è invece lavorato per portare all’italiano il testo “Tango”, a cui Ferré non aveva dato ancora la musica. In questo compito si è invece cimentata la band, immaginando di poter ripetere quello che lui fece musicando i poeti maledetti.
Ospiti di Extra sono Vasco Brondi, cantante di Le Luci della Centrale Elettrica, che con Satta canta il brano “Tu non dici mai niene” e Francesco di Giacomo con la canzone “Il tuo stile”.
Il servizio di Diana Romersi
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