(MeridianaNotizie) Roma, 14 ottobre 2014 – Con 80.000 nuovi casi ogni anno, lo scompenso cardiaco è una malattia cronica sempre più diffusa in Italia, eppure è conosciuta ancora poco e male, soprattutto nelle sue implicazioni sulla vita quotidiana di chi ne soffre e sull’aspettativa di vita.
Oggi, a Roma, un convegno internazionale, promosso da AISC – Associazione Italiana Scompensati Cardiaci con la sponsorizzazione di Novartis, vuole contribuire a richiamare l’attenzione sulla patologia, per assicurare al paziente ben informato uno stile di vita il più possibile vicino alla normalità. L’incontro, il primo nel suo genere, dal titolo programmatico “Lo Scompenso Cardiaco dalla fase intraospedaliera al quotidiano: è indispensabile che il paziente ne sappia di più”, mette al centro dell’attenzione i pazienti, che potranno confrontarsi con medici specialisti, con altri operatori della salute e con esperti che possano aiutarli a conoscere meglio la dieta da seguire, l’attività fisica e ricreativa migliore e tutto quello che serve per gestire in maniera più consapevole la patologia ed affrontarla in modo proattivo, per una migliore qualità di vita. Una realtà che sta crescendo come sottolinea il suo presidente Oberdan Vitali. A coordinare i lavori del convegno, che si tiene presso la Scuola Superiore di Polizia, il cardiologo Salvatore Di Somma, professore di Medicina Interna alla Sapienza di Roma, Direttore Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, Azienda Ospedaliera Sant’Andrea
Con il contributo dei clinici ed esperti italiani e internazionali presenti, il convegno romano focalizza l’attenzione su aspetti che hanno un impatto diretto sulla vita del paziente scompensato e sull’attività del caregiver, un familiare nella stragrande maggioranza dei casi, che si prende cura di lui: tra questi la comunicazione e il rapporto con medico e infermieri, la dieta più indicata da adottare, l’attività fisica, le novità della telemedicina per facilitare l’assistenza a distanza… Fino al ruolo positivo della musica: il professor Francesco Burrai, Professore a contratto di Assistenza Olistica all’Università di Bologna e la dottoressa Paola Antonini
Articolato in ampie sezioni elaborate dal Comitato Scientifico della stessa Associazione, il sito internet www.associazioneaisc.org offre una visione d’insieme dello scompenso cardiaco, delle sue cause e del modo di ‘gestirlo’. Oltre alle informazioni sulla patologia della malattia, alle regole da seguire, ai consigli per curare e prendersi cura, di particolare interesse i dettagli utili che illustrano, in modo chiaro e comprensibile a tutti, come riconoscere i sintomi dello scompenso, le misure da adottare per mantenerlo sotto controllo e prevenire progressivi aggravamenti o fenomeni di scompenso acuto.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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