(MeridianaNotizie) Roma, 4 novembre 2014 – Una nuova e strutturata rete ospedaliera che riesca ad annullare il disavanzo annuale, riequilibrare i posti letto per superare il pendolarismo e l’inappropriatezza dei ricoveri nella Capitale e permettere alla Regione Lazio di uscire dal commissariamento per il 2015. Una innovazione , quella del decreto 368, che il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha presentato al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, alla presenza del coordinatore della Cabina di Regia del Ssr Alessio D’Amato, della direttrice della programmazione sanitaria Flori Degrassi, del subcommissario alla sanità del Lazio Renato Botti, ai direttori generali delle Asl, ai capigruppo di maggioranza della Pisana e ai presidi dei Policlinici.
Grazie a questo provvedimento il sistema ospedaliero regionale conterà su 21.611 posti letto cui 17.581 per acuti e 4.030 post acuti. Il provvedimento riorganizza di fatto la rete dell’emergenza, quella cardiologica, del trattamento ictus, trauma grave e rete perinatale.Nello specifico il sistema delle emergenze sarà articolato su 5 Dea di II livello (S Camillo, Umberti I, San Giovanni, Gemelli, S Maria Goretti e il Bambino Gesù per la pediatria. Per il 2015 è anche prevista una rivalutazione dei bacini territoriale della rete dell’emergenza riarticolandone l’assetto in tre macro aree: Nord con Viterbo e Rieti, Sud con Frosinone e Latina e l’area metropolitana di Roma che comprenderà anche le asl G,H e F. La riduzione del numero delle centrali operative dell’Ares 118 da 7 a4 e la realizzazione su tutto il territorio regionale di un sistema di teletrasmissione del tracciato elettrocardiografico tra i mezzi di soccorso ares 118 e le emodinamiche di riferimento.
Zingaretti ha anche annunciato il completamento dei lavori per l’Ospedale dei Castelli Romani entro il 2016 e l’apertura per il prossimo 1 dicembre della prima casa della salute di Roma, nella sede dell’ospedale Oftalmico.
Plauso dal Ministro Lorenzin che sottolinea però che da parte sua e del Mef obbiettivo da raggiungere, non solo per il Lazio, resta lo sblocco del turnover per far fronte all’enorme problema del personale.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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