(MeridianaNotizie) Ardea 4 agosto 2019 – Tre proiettili in una busta indirizzati al presidente del consorzio di Colle Romito. E’ successo tre giorni fa, esattamente giovedi’ 1 agosto, vittima Romano Catini, presidente del Consorzio di Colle Romito. L’uomo, intorno alle ore 15.30 di giovedi’ si recava presso la propria cassetta postale per vedere se ci fosse della corrispondenza da ritirare, tra la corrispondenza recapitata ha notato una lettera con scritto “Cattini devi andare via subito. Bastardo!”. La busta conteneva tre pallottole, due calibro 9 e una di calibro più piccolo.
Il cognome del presidente è stato scritto con una doppia “T“, ma tutto fa pensare ad una minaccia indirizzata alla sua persona visto e considerato che la busta sia stata trovata dallo stesso nella cassetta postale della sua abitazione.
Il presidente Romano Catini, ha cosi’ provveduto a sporgere denuncia alla Stazione dei Carabinieri di Tor San Lorenzo. Indagini in corso.
“Ho paura – dichiara Catini – che il clima di disfattismo che si sta animando nei miei confronti, da quando sono alla guida del Consorzio di Colle Romito, stia alimentando un odio verso la mia persona e questo mi sembra molto strano, visto che contrasta con le tangibili migliorie apportate al Consorzio stesso dalla mia squadra di lavoro. E’ evidente che, mentre noi cerchiamo di creare le condizioni di uno stato sociale trasparente e legale nella conduzione dell’Ente Consortile, a qualche ‘benpensante’ questo ‘modus operandi’ pulito, crea disturbo.”
“Ora, non so per quali fini si stia animando tutto quest’odio nei miei confronti – dichiara Catini, che prosegue – Una cosa è certa, da diversi anni subisco minacce alla mia persona, così come le stesse sono state rivolte anche ai miei familiari e al vice presidente Mauro Ciotti e non mi riferisco solo a minacce verbali ma, anche a danni materiali veri e propri procurati ai nostri beni, nello specifico alle nostre autovetture.”
“Durante la mia gestione – afferma Catini – sono state realizzate diverse opere che hanno migliorato la qualità del complesso residenziale quali: la viabilità all’interno del consorzio, con la realizzazione dei sensi unici; la costruzione di dossi per limitare la velocità; l’installazione di impianti di videosorveglianza degli ingressi ed altri punti sensibili dell’intero complesso; la costituzione di una pattuglia di controllo (non armata) che, facendo ronda all’interno del territorio consortile, si limita a segnalare alle forze dell’ordine eventuali possibili infrazioni; servizio vigilanza e portineria degli ingressi; realizzazione di nr. 30 piazzole per la raccolta temporanea degli sfalci dei prati e delle potature (ci sono circa 10.000 piante ad alto fusto e migliaia di piante da siepe) che giornalmente vengono smaltite regolarmente, a discarica e che producono rifiuti verdi per circa 1.500 mc. mensili”.
E proprio su questo ultimo punto, Catini ci tiene a precisare che il precedente presidente del Consorzio, Antonio Fasoli, fu sollevato dal suo incarico dai consorziati, proprio per come aveva mal gestito, a detta di quest’ultimi, lo smaltimento delle falciature e potature di prati e piante.
“Insomma – ribadisce Catini – non capisco proprio di cosa mi si voglia accusare, se non di aver dato maggiore dignità al complesso residenziale che gestisco e che include più di mille proprietà immobiliari, non a caso ho ricevuto anche il premio internazionale ‘Lavoro, Qualità e Competenza’, dalla ‘Fondazione Sapientia Mundi’, per le attività di promozione dell’accoglienza e della legalità del territorio.”
“Forse – conclude Catini -, l’unica motivazione che posso trovare è che a qualcuno dia fastidio vivere nella legalità e nella trasparenza. Di una cosa sono certo, se pensano di intimorirmi con queste vili minacce, hanno sbagliato persona. Io andrò avanti pensando sempre di fare il bene dell’Ente che rappresento legalmente, almeno fino a quando i consorziati, che sono gli unici ‘padroni’ del consorzio, mi dimostreranno la loro fiducia.”