(Meridiananotizie) Ardea, 25 maggio 2020 – In questo periodo di grande emergenza socio-sanitaria, a farne le spese maggiori sono state le persone anziane che, causa anche possibili patologie in atto ed un’insufficiente difesa immunitaria, come anche evidenziato dal mondo medico, sono state le più esposte al rischio di contagio con complicazioni fisiche serie, spesso rivelatosi letali.
E le strutture residenziali per anziani quali le RSA, le case di riposo, le comunità alloggio, hanno dovuto far fronte a tale emergenza mettendo in campo tutte le risorse possibili, umane ed economiche, per contrastare la possibilità i contagio all’interno delle loro strutture.
Al proposito abbiamo intervistato il Dott. Massimo Catalucci, “Direttore delle Risorse Umane e della Formazione” della Società “Villa dei Pini srl“, Ente privato che gestisce quattro strutture per anziani tra, case di riposo e comunità alloggio, al fine di comprendere come loro hanno reagito a quest’ondata pandemica improvvisa che ha coinvolto gran parte della popolazione mondiale e come hanno affrontato tale emergenza socio-sanitaria.
D: Dott. Catalucci, cos’è successo all’interno della vostra residenza dall’inizio dell’emergenza? Cosa è cambiato?
R: Innanzitutto, da subito ci siamo attivati per mettere in sicurezza i nostri Ospiti e tutto il nostro Personale che opera all’interno delle nostre case di riposo e comunità alloggio. E già da qualche giorno prima della pubblicazione del primo DPCM del Governo Conte di marzo 2020, abbiamo interdetto l’ingresso a parenti e altre persone non rientranti nelle nostre squadre di professionisti OSS e altro personale addetto alla manutenzione delle nostre strutture. All’inizio della messa in sicurezza delle nostre case di riposo e comunità alloggio, abbiamo dovuto spiegare ai parenti dei nostri ospiti che il divieto di ingresso posto a chiunque non fosse addetto ai lavori, era stato predisposto per salvaguardare l’incolumità dei loro cari che, visto l’età avanzata e qualche patologia in atto, sarebbero stati esposti a rischi troppo alti di contagio da Covid-19. Ed oggi possiamo affermare che questa nostra azione preventiva, seppur apparentemente, drastica a inizio di Marzo, ci è stata poi, riconosciuta come senso di responsabilità e professionalità dagli stessi parenti dei nostri ospiti anziani, oltre ad essere compreso quale gesto umano nel prenderci cura dei loro Cari. Ed anche i numeri ci danno ragione, visto che all’interno delle nostre case di risposo e comunità alloggio, non abbiamo avuto ad oggi nessun caso da Covid-19 tra i nostri Ospiti anziani e i nostri Dipendenti.
D: Che supporto vi è stato dato dalla Regione e dalle ASL.
R: Sinceramente, le istituzioni hanno tardato a mettere a punto un’azione coordinata che potesse indicarci la strada da seguire in modo veloce. C’è anche da dire che questa pandemia ha preso un po’ alla sprovvista tutti, anche perché dall’estero, ovvero dalla Cina, non si sono avute subito indicazioni di cosa stesse accadendo di tanto grave. Ed è così che quando in Italia è scoppiato l’allarme vero e proprio abbiamo convocato lo staff dirigenziale della nostra Società e in una riunione abbiamo deciso di attivare una serie di procedure igienico-sanitarie per evitare il contagio tra il nostro personale professionale e la diffusione all’interno delle nostre case di riposo e Comunità Alloggio. Tuttavia ora i controlli delle ASL sono continuativi e periodici, senza preavvisi e questo è buon per mantenere alto un livello di controllo e garanzia delle procedure igienico-sanitarie che devono essere adottate da tutte le sedi che operano nel settore socio-sanitario, socio-assistenziale, socio-residenziale.
D: Avete avuto problemi a reperire dispositivi di protezione, quindi mascherine e guanti?
R: Purtroppo si. E questo è accaduto per diversi fattori, da una parte l’esplosione da un giorno all’altro dell’emergenza sanitaria a livello nazionale che ha fatto terminare presto le scorte di tali presidi sanitari alle aziende per una richiesta eccessiva da parte della clientela, non solo professionale ma anche privati; dall’altra, per lo sviluppo, come accade in questi casi, di chi vuole speculare oltre misura su prodotti che, ahimè, potrebbero salvare molte vite….Ma, sappiamo che in questi casi chi si comporta in questo modo non è che abbia una coscienza umana. Comunque, dopo un primo periodo di difficoltà, quando stavamo per terminare le nostre corte, siamo riusciti a trovare dei fornitori che ci garantiscono tutt’ora un approvvigionamento di tutti i presidi sanitari richiesti dalle disposizioni governative.
D: Come si sta comportando il personale delle strutture?
R: Tutto il nostro personale addetto all’assistenza socio sanitaria degli anziani si sta comportando in modo egregio e soprattutto, umano. Tutti sono qualificati per svolgere i loro ruoli e le mansioni ad essi corrispondenti. Inoltre, facciamo seguire a tutto il nostro personale, in modo continuativo e costante, corsi di formazione e di aggiornamento professionale, al fine di mantenere alto il loro livello di preparazione. Pertanto, non possiamo che ringraziare i nostri dipendenti e collaboratori professionali che, comprendendo la grave situazione igienico sanitaria, si sono adoperati fin da subito oltre misura, da quando è stata dichiarata l’emergenza data dalla pandemia e hanno messo in campo tutta la loro professionalità e disponibilità per garantire la loro incolumità e di conseguenza quella dei nostri ospiti anziani.
D: Come stanno reagendo i vostri ospiti?
R: È indiscutibile il fatto che in un primo momento abbiano vissuto attimi di forte ansia, anche perché da un giorno all’altro siamo stati obbligati, come suddetto, di chiudere le nostre strutture a persone provenienti dall’esterno, quindi anche ai loro parenti, lasciandole aperte solo ai nostri operatori socio sanitari, psicologi, assistenti sociali, ed altro personale autorizzato.
D: Ha qualche aneddoto, qualcosa che non dimenticherà mai di questo periodo di massima allerta?
R: Non ho aneddoti particolari se non la grande incertezza che trapelava all’inizio di questa pandemia, soprattutto, da parte delle istituzioni che, probabilmente, sorprese anche loro da questo “tsunami sanitario” che risponde al nome di Covid-19 o se volete, coronavirus, hanno tardato qualche giorno a mettere in atto un’azione coordinata che potesse supportare al meglio la cittadinanza e chi come noi lavora in un settore molto delicato quale è quello dell’assistenza socio sanitaria. Come abbiamo già affermato poco prima, fortunatamente, la nostra attenzione e scrupolosità nel mettere al primo posto la sicurezza dei nostri Ospiti anziani e contestualmente, quella dei nostri operatori professionali, ci ha fatto agire, spontaneamente, in modo veloce e responsabile.
D: Voi state vivendo questa situazione da dentro, cosa vi sentite di dire ai parenti dei vostri ospiti?
R: Quello che ci sentiamo di dire ai parenti dei nostri Ospiti anziani è, innanzitutto, grazie. Grazie per la pazienza che hanno avuto sino ad oggi. Comprendiamo il momento che stanno attraversando perché, in modo drastico abbiamo dovuto vietare qualsiasi contatto diretto ed in presenza con i loro parenti e questo lo abbiamo fatto, inizialmente ed esclusivamente, per garantire un soggiorno protetto e in piena sicurezza ai loro cari. Purtroppo, questa pandemia ha messo a dura prova tutti noi ed anche se ora stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel, ancora non possiamo dichiararci, totalmente, fuori da ogni pericolo di contagio. Sono convinto però, che continuando come stiamo facendo, tutti insieme usciremo presto da questa pagina di storia che ha messo a dura prova l’intera popolazione mondiale. Potremo, finalmente, lasciarci alle spalle un capitolo triste della nostra esistenza che, forse, in qualche modo ci ha anche forgiati un po’ tutti nell’animo, facendo accrescere in ognuno di noi la speranza verso il futuro, consapevoli della lezione che potremmo aver imparato, soprattutto nell’importanza di creare quel collante sociale di solidarietà umana, gli uni verso gli altri.
Infine, vorrei ringraziare il Presidente della nostra società Villa dei Pini srl, il Sig. Maurice Montesi che, in tutto questo periodo di grande emergenza socio-sanitaria, sin dall’inizio è sempre stato vicino a tutto lo staff dirigenziale e a tutti gli operatori professionali delle nostre strutture, mettendoci a disposizione ogni mezzo utile per agevolare l’attuazione di tutte le procedure igienico-sanitarie previste dai vari DPCM, dalle Ordinanze Regionali e dalle varie direttive delle ASL Locali.
– Articolo di Massimiliano Tommasi