(Meridiananotizie) Roma, 29 marzo 2021 – In questo momento di grandi difficoltà dovute alle restrizioni per la diffusione del covid-19, per i cittadini e per le imprese, forse sarebbe meglio dire per tutti i titolari di Partita IVA e comunque, per tutti i lavoratori, sembrerebbe che l’attuale Governo Draghi, così come il suo predecessore, Governo Conte, in qualche modo continuino a cercare ed applicare normative che in realtà non contribuiscono a “sostenere” (prendiamo il termine del decreto) realmente, le famiglie, bensì, sono come quei farmaci “palliativi” che attenuano i “sintomi di una malattia” ma non ne rimuovono la “causa“.
E qui la causa di un malessere sociale, economico-finanziario che le famiglie intere del nostro Bel Paese stanno attraversando, diventa un obiettivo che i Governi fin qui visti, evidentemente, si sono prefissi di non voler raggiungere. Si continuano ad allungare a dismisura i tempi di emissione delle risorse a sostegno del mondo del lavoro e dei cittadini in generale, mentre nel frattempo si “mietono molte vittime”, in termini di morte economica e finanziaria per molti italiani e residenti nel nostro Stato, perché non si va alla radice del problema, attuando normative che possano, realmente, agevolare e avvantaggiare la popolazione in questo momento di forte crisi sotto ogni aspetto.
Nello specifico, in ragione dell’ultimo Decreto Sostegni, emanato dal Governo Draghi, è intervenuto Franco Muratori, noto Avvocato romano, esperto, tra le altre sue facoltà, in fatto di Diritto Tributario, per commentare quello che sembrerebbe essere stato introdotto all’art. 4 del Decreto Sostegni, un “finto condono fiscale”.
“Secondo quanto riportato all’art. 4 del cosiddetto Decreto Sostegni del Governo Draghi – commenta l’Avv. Muratori che prosegue – le cartelle esattoriali di importi modesti notificate dal 2000 al 2010, sono tutte cartelle che in realtà sarebbero già prescritte”.
L’Avvocato Muratori poi, sottolinea che queste cartelle riguarderebbero una platea modesta di persone perché il condono fiscale in oggetto si riferisce a coloro che hanno fino a 30.000 euro l’anno di reddito.
“Inoltre – aggiunge l’Avv. Muratori – sempre all’art. 4 del Decreto su citato, si inserisce la specifica dell’allungamento dei termini di decadenza della notifica delle cartelle e sostanzialmente, l’allungamento dei termini per debiti inesigibili da parte dello Stato, di fatto non cambia nulla riguardo quanto era già previsto dal Governo Conte”.
L’Avv. Muratori, nella sua video intervista (clicca qui per vedere il video integrale) che gli è stata fatta prima che venisse pubblicato in Gazzetta Ufficiale dello Stato il Decreto Sostegni emanato dall’attuale Governo Draghi, porta anche ad esempio un soggetto contribuente che prima dell’entrata in vigore di questo nuovo condono fiscale, aveva già avuto accesso alla “tutela giudiziaria”, per cui la sentenza conseguenziale a tale azione, gli aveva già annullato le cartelle relative agli anni 2007 e 2010, oltre, addirittura ad altre cartelle relative al 2011 e 2012, questo perché soggette alla prescrizione quinquennale.
“Non si capisce – conclude l’Avv. Muratori – quale vantaggio possa avere il cittadino per la cancellazione di queste cartelle, atteso che, comunque, queste somme non sono, naturalmente, già dovute”.
- Articolo di Massimo Catalucci