La strada per il benessere personale

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Le potenzialità insite nell’Essere Umano possono fargli trovare l’equilibrio nelle sue dimensioni biologiche, psicologiche e sociali

– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Ardea, 17 novembre 2021 – L’Essere Umano è un complesso di apparati ed organi che funzionano all’unisono tra loro in un interscambio cellulare, di informazioni che si condizionano a vicenda.
La scienza da tempo si sta occupando di dare una lettura olistica del corpo umano, inteso non solo come parte materiale ma anche immateriale e la P.N.E.I., acronimo di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, conferma come l’assunto di una comunicazione incessante e lo scambio continuo e costante di informazioni tra questi quattro grandi sistemi, possano condizionare lo stato generale di salute fisica, mentale, psico-emotiva e sociale, degli esseri umani.
La stessa P.N.E.I., in sintesi, rivela che le cause di “malfunzionamento” di un sistema perfetto e complesso qual è il corpo umano, non sono sempre solo frutto di fattori esterni che attaccano il fisico dal di fuori (l’esempio eclatante in questo periodo pandemico è il coronavirus), bensì, anche di fattori interni che lo stesso Essere Umano, per effetto di una sua capacità pensante (neuropsicologica ed emotiva) può innescare. Dall’interno, appunto, quei processi molecolari che chiameremo per facilità “messaggeri”, comunicano con il sistema endocrino ed immunitario e, a seconda della condizione neuropsicologica ed emotiva che la persona vive, possono generare forme di “distress” ad apparati ed organi per cui può manifestarsi quella risposta psicofisica che conosciamo come “malattia”.
Un interessante libro da leggere e che spiega molto bene questi meccanismi che si innescano nell’Essere Umano, è quello del Prof. Enzo Soresi dal titolo, “Il cervello anarchico”.
In questo testo, il Prof. Soresi (clicca qui per leggere la sua biografia) ci spiega che per avere una panoramica più ampia (olistica) del buon e cattivo funzionamento del corpo umano, questo lo si deve osservare come un insieme di parti materiali ed immateriali che lo compongono e la cui crescita armonica dipende dalla qualità e della natura dell’interscambio continuo di informazioni che avvengono al suo interno tra eventi fisiologici, cognitivi ed emotivi, naturalmente, anche in ragione delle relazioni che la persona vive nel contesto (ambiente/società) in cui è calato.
In quest’ottica, l’Essere Umano è un Essere vivente Biologico, Psicologico e Sociale che, a partire dall’eredità genetica (aspetto biologico) e a seconda dello stile di vita che conduce, sia per scelta propria che determinato da circostanze sociali casuali o causali, può incorrere in uno stato di benessere o malessere.
Lo stato di benessere come descritto dal O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) non è semplicemente l’assenza di malattia (intesa come disfunzione del corpo fisico e non fisico), piuttosto lo squilibrio tra più fattori che riguardano, appunto, l’Essere Umano nelle tre dimensioni Biologiche, Psicologiche e Sociali.
Facciamo un esempio: poniamo che una persona sia in perfetta salute fisica ma che per quarant’anni abbia sempre fatto un solo lavoro, immaginiamola come dipendente, presso la stessa azienda e che quest’ultima, per effetto di una crisi economica sia stata costretta a chiudere e a licenziare il personale. Ecco che, nella persona licenziata, che fino a quel momento ha sempre goduto di buona salute, un fattore sociale esterno (licenziamento a cui non riesce a dare risposte alternative perché ha sempre e fatto solo quel lavoro e non sa fare altro), può condizionare il suo aspetto psicoemotivo ed innescare, come suddetto, un processo di “intossicamento” dall’interno che partendo dal suo sistema pensante (conscio e inconscio) produce sostanze che sovraccaricano gli altri apparati endocrino e immunitario, per cui anche l’aspetto fisico, non solo quello psicologico ne comincia a soffrire fino anche a generare la malattia.
A scanso di equivoci, è lecito pensare che in partenza un buono stato di salute fisica nella persona, tracci la base per permettere alla stessa di completare il suo stato di benessere globale e che la avvantaggi rispetto a chi ha dei deficit fisici dalla nascita o che l’hanno investita nel corso della sua vita…ma possiamo dire che sia sempre così?
Forse no…anzi, decisamente, no!!!
Sono molti i casi in cui ci sono persone tra noi che hanno, ringraziando Dio, una buona salute fisica e che, nonostante tutto, non riescono a trovare un equilibrio nelle altre aree che compongono il loro “Essere”: quella psicologica e sociale; per cui entrano in una fase di “distress”, minacciando la loro stessa buona salute fisica di partenza.
Ed ecco che non è un problema fisico che può determinare il raggiungimento, secondo le proprie potenzialità, di uno stato di benessere globale nella persona, piuttosto, come quest’ultima “reagisce” psicoemotivamente, alla vita stessa e a ciò che questa le riserva.
Certo, è molto più facile a dire che a fare. Ma quella di un approccio positivo e propositivo alla vita è l’unica strada percorribile se vogliamo ottenere il massimo stato di benessere nella nostra vita in ragione delle nostre potenzialità.
Ecco un altro esempio. Ricordate Ambra Sabatini? Questa giovane donna (19 anni) ha battuto questa estate il record del mondo nella disciplina atletica femminile dei 100 mt. e lo ha fatto alle paraolimpiadi di Tokio 2021, dove ha gareggiato con una protesi ad una gamba, quest’ultima persa in un brutto incidente stradale qualche anno fa.
Ambra non si è pianta addosso, ha reagito alle avversità mettendoci ancora più energia in quello in cui credeva…correre e battere dei record. In questo caso, possiamo dire che un fattore a lei esterno, l’incidente stradale, le ha provocato un danno fisico che in qualche modo avrebbe potuto influire, negativamente, sulla sua parte psicologica ed emotiva e su quella relazionale e sociale. Invece, Ambra ha saputo fare leva su ciò che la vita le aveva riservato e adottando un approccio psicoemotivo positivo in una situazione negativa, ha trasformato la sua vita adattandosi alla nuova realtà e continuando a mantenere in equilibrio le sue parti biologiche, psicologiche e sociali per il raggiungimento del suo personale stato globale di benessere.
Un altro esempio ancora, può venirci dalla storia di Nick Vucjicic. Questa splendida persona è conosciuta in tutto il mondo. Grande formatore e motivatore, da anni tiene corsi di crescita personale in ogni angolo del globo e lo fa con una coinvolgente capacità espressiva, una forza ed un’energia fisica impensabili, una sicurezza e determinazione nelle proprie convinzioni che non trova eguali. E tutto questo che lo rende così eccezionale è perché fa tutto quello che riesce a fare e che lo ha portato ad essere il grande uomo e personaggio qual è, con quello che molti di noi direbbero essere, un “grande” problema fisico ma che lui lo definisce solo un “piccolo dettaglio” nella sua vita che non poteva, non può e non potrà mai, limitargli nulla. Nick è una persona nata senza gambe e senza braccia, in poche parole, ha solo il busto del corpo e la testa…ma in questo stato fisico riesce a fare cose che molti tra di noi non riescono a fare seppur fortunati di avere tutto del proprio corpo al posto giusto.
Nei suoi corsi di formazione e motivazione ironizza sempre sul suo stato fisico e con grande capacità e padronanza nel public speaking, distilla valori importanti a migliaia e migliaia di persone, al fine di smuovere le loro coscienze e darle quella spinta interiore, psicoemotiva e spirituale, per rimettersi sempre in gioco, accada quel che accada nella propria esistenza (clicca qui per vedere una videoclip motivazionale di Nick).
Insomma, a chiusura di questo incipit, lo stato di benessere psicofisico e sociale, è qualcosa che chiunque tra noi può perseguire e raggiungere, partendo dall’assunto che l’approccio positivo e propositivo, psicofisico ed emotivo, sono elementi essenziali per la riuscita del nostro progetto personale di vita in qualsiasi condizione di partenza ci troviamo.
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