L’Assessore alle Politiche Sociali di Grottaferrata, Passini: “Abbiamo voluto ospitare nel nostro Comune il Convegno sull’endometriosi, a testimonianza del nostro impegno sociale ad iniziare un percorso di informazione e condivisione“
– articolo di Massimo Catalucci
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(Meridiananotizie) Grottaferrata, 29 aprile 2023 – Il viaggio alla consapevolezza sull’endometriosi, continua… Il “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 – Regione Lazio“, coadiuvato per la parte medico-scientifica da A.L.I.C.E. odv (Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi) ha tenuto ieri il suo “2° Convegno sull’Endometriosi: Cos’è, chi colpisce, come riconoscerla, come affrontarla“.
L’evento si è svolto nel tardo pomeriggio presso la sala di rappresentanza di Palazzo Grutter, dove hanno sede, nella piazzetta Francesco Zacchi, gli uffici dei Servizi alla Persona di Grottaferrata e a fare gli onori di casa è toccato all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune ospitante, Francesca Maria Passini che, dopo aver portato ai presenti i saluti del Sindaco Mirko Di Bernardo, assente per altri impegni istituzionali, ha voluto esprimere la sua totale partecipazione al progetto di diffusione dei convegni sull’endometriosi nel territorio regionale del Lazio.
“L’informazione, in chiave di prevenzione – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche sociali di Grottaferrata, Francesca Maria Passini – è quello che come amministrazione ci proponiamo di fare affinché l’endometriosi, malattia sociale ed invalidante, venga diagnosticata precocemente per evitare conseguenze irrecuperabili. L’ascolto, il dialogo, il confronto siano il messaggio chiaro che possa portare a quel cambiamento culturale necessario per affrontare al meglio questa patologia ancora oggi poco conosciuta. La panchina che abbiamo installato nella Piazzetta Francesco Zacchi,
tinta di giallo, colore simbolo della lotta alla consapevolezza sull’endometriosi, vuole rappresentare il nostro primo impegno ad iniziare un percorso di informazione e condivisione.“
Gradite e soprattutto significative le presenze dei rappresentati delle istituzioni parlamentari e regionali, nella persona di Andrea De Priamo (Senatore della Repubblica) e Marika Rotondi (Consigliere alla Regione Lazio) che, presenziando all’evento pubblico, hanno dimostrato sensibilità verso questa iniziativa e la necessità di fare prevenzione, attraverso l’informazione e la formazione.
“Ho avuto modo di conoscere da poco questa patologia, purtroppo, cronica, difficile da diagnosticare e invalidante e mi sono immediatamente attivato presentando un Disegno di Legge in merito in Senato – ha dichiarato Andrea De Priamo – E ieri attraverso gli interventi precisi e specifici dei relatori presenti al convegno, il Dott. Massimiliano Marziali e la Dott.ssa Sona Haroni, ho compreso ancor di più quanto c’è da fare per aiutare milioni di donne colpite dall’endometriosi. Mi impegnerò – continua De Priamo – affinché il parlamento si occupi di questa patologia e studi valide proposte per agevolare la ricerca e ridurre i tempi di attesa di una diagnosi esatta che oggi può arrivare dopo 7/8 anni minimo, fino anche a 10/11. Rilevato ciò, occorre colmare quel cavillo giuridico che manca a tutela delle donne che ne subiscono gli effetti devastanti sotto il profilo fisico, psico-emotivo e che comporta per loro e per i loro familiari, spese mediche ingenti. E per dare maggiore risalto a questo progetto di consapevolezza sull’endometriosi – conclude il Senatore – confermo sin d’ora che sono a disposizione del ‘Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 – Regione Lazio’, per ospitare un Convegno da tenersi, prossimamente, in una delle sale del Senato della Repubblica.”
A seguire, anche il consigliere alla regione Lazio, Marika Rotondi, ha voluto sottolineare con fermezza il suo impegno in questo progetto di conoscenza e consapevolezza, mettendo a disposizione il suo ufficio per programmare, insieme ai promotori e coordinatori di questo progetto “itinerante”, attività informative e formative nel territorio regionale di sua competenza, che possono, da una parte far conoscere sempre di più alla collettività questa patologia subdola e dall’altra, formare il personale socio-sanitario e medico con “strumenti” diagnostici adeguati all’individuazione dell’endometriosi.
“Sentita riconoscenza a coloro che con impegno e serietà hanno dato vita a questa bellissima iniziativa – ha commentato Marika Rotodni – Un convegno sull’endometriosi che sono sicura diventerà un appuntamento ciclico che permetterà di imparare a riconoscere e diffondere i sintomi e le possibili terapie che potranno aiutare milioni di donne al mondo, 3 milioni solo in Italia e di queste, 700 mila, solamente nella nostra regione Lazio. Un ringraziamento particolare – ha proseguito Rotondi – a coloro che in prima linea hanno organizzato l’evento, Moira Masi, Massimo Catalucci ed i professionisti, il Dott. Massimiliano Marziali, la Dott.ssa Sona Haroni, e la Sig.ra Arianna Cupolo, referente nella regione Lazio di A.L.I.C.E. odv. Ognuno nel proprio campo, dedicano attivamente impegno e serietà nel sensibilizzare il tema e migliorare la qualità della vita delle donne affette da questa patologia silenziosa ed invalidante. È nostro dovere dare voce a quanta sofferenza e disagio si prova vivendo quotidianamente una condizione psico-fisica debilitante – ha puntualizzato il consigliere regionale – Ho a cuore il diffondere la conoscenza e la consapevolezza dell’endometriosi – ha concluso Rotondi – cercando di interagire in maniera collaborativa, proponendo soluzioni e proposte di legge che possano innescare un percorso di conoscenza e quindi puntando a favorire la prevenzione e la diagnosi affinché ci sia un’attenzione particolare in futuro per poter vivere e convivere più dignitosamente.”
“Questo tour regionale – ha commentato Moira Masi, coordinatrice dei castelli romani del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 – Regione Lazio – continuerà senza sosta in tutti quei comuni del Lazio che vorranno ospitare il Convegno sull’endometriosi. Il nostro scopo è quello di fare prevenzione attraverso l’informazione, una parola questa che racchiude due azioni importanti: la prima, quella informativa, per diffondere le conoscenze sull’endometriosi e sapere come e dove orientarsi per ricevere l’assistenza adeguata; la seconda, quella formativa, destinata al personale socio sanitario e medico.”
“E per rendere fattibile tutto ciò, abbiamo bisogno di sensibilizzare sempre di più le istituzioni governative affinché si possa colmare quel cavillo giuridico che ad oggi non permette alle donne colpite da questa malattia, di vedere riconosciuti i propri diritti socio assistenziali e sanitari, che comportano lunghe e costose terapie difficili da sostenere. Ringrazio l’Assessore alle Politiche Sociali di Grottaferrata, Francesca Maria Passini – aggiunge Masi
– per la sensibilità dimostrata a questa problematica di interesse sociale e che riguarda la salute delle persone e per aver voluto disporre nella piazzetta Francesco Zacchi, una panchina di colore giallo, a simboleggiare l’impegno sociale che il suo assessorato ha intrapreso nella lotta alla consapevolezza sull’endometriosi. Infine – conclude Masi –
voglio ringraziare la referente per la regione Lazio di Alice odv, Arianna Cupolo, per il supporto tecnico che ci sta offrendo attraverso l’associazione che rappresenta, mettendoci a disposizione professionisti della materia che possono aiutarci in questo percorso di consapevolezza sull’endometriosi, quali il Dott. Massimiliano Marziali e la Dott.ssa Sona Haroni.“
L’interesse delle persone presenti al Convegno, nel conoscere di più su questa patologia, è aumentato ancora di più quando, a prendere la parola, sono stati i due relatori specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle persone affette da endometriosi, ognuno nel proprio campo, medico e psicologico, il Dott. Massimiliano Marziali, specialista in Ginecologia e Ostetricia, responsabile U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia a Nuova Villa Claudia ed esperto nel trattamento dell’Endometriosi, nonché, Membro dell’A.A.G.L. American Association of Ginecologic Laparoscopists e membro del Comitato Scientifico dell’A.P.E. Onlus, Associazione Progetto Endometriosi; e la Dott.ssa Sona Haroni, Psicologa, Psicoterapeuta ed esperta in Terapia Breve Strategica per il trattamento psicoemotivo e psicosociale delle donne affette da Endometriosi.
Il filo conduttore che ha legato gli interventi dei due illustri relatori, è stato quello dell’ascolto attivo da parte del professionista verso il suo paziente, che deve andare oltre un semplice colloquio preliminare, protratto a superare, in primis, le barriere di natura psicoemotiva che interpongono tra la donna che patisce le lancinanti sofferenze delle lacerazioni pelviche ma anche extra pelviche, provocate dall’endometriosi.
“Il medico che si accinge a prendere in cura una paziente affetta da endometriosi – ha commentato il Dott. Massimiliano Marziali – non è sufficiente che sia specializzato in ginecologia ma è indispensabile che abbia fatto molta esperienza con questa patologia invalidante e difficile da diagnosticare, perché i sintomi che manifesta la sua paziente, potrebbero trarlo in inganno, portandolo fuori pista e facendogli fare una diagnosi errata. Per questo motivo, ad ogni convegno pubblico, consiglio sempre a tutte le donne, qualora i dolori che avvertono siano oltre la soglia di sopportazione del dolore nel consueto ciclo mestruale, e si manifestino in modo costanti e ripetuto, coinvolgendo di riflesso anche altre parti del corpo, come ad esempio il formicolio ad una gamba, di approfondire la ricerca in studi medici e laboratori di analisi, con medici specializzati ad individuare tale malattia. E’ sempre meglio avere più pareri e non fermarsi alla prima ipotesi medica, perché non sempre corrisponde al dolore provato.“
“L’ascolto attivo, inteso come attenzione integrale nei confronti del nostro paziente – puntualizza la Dott.ssa Sona Haroni – è elemento essenziale per abbattere le barriere psicoemotive che, volutamente o inconsciamente, si ergono dentro ogni donna che è affetta da endometriosi. La causa è evidente, è data dall’inadeguatezza che avvertono per effetto di un pensiero che, pian piano, si va a sviluppare in loro, attraverso l’interazione con le persone più vicine (familiari) e poi, con quelle del gruppo sociale più esteso (lavoro, scuola, amicizie), le quali nutrono dubbi sulla realtà dello stato invalidante cui sono sottoposte le donne affette da endometriosi. Questa costante pressione psicoemotiva, dettata dall’ignoranza di chi circonda queste donne – conclude la Haroni – le fa apparire come malate immaginarie, per cui il supporto psicologico e l’attuazione di terapie brevi strategiche, diventano fondamentali per far ritrovare loro l’equilibrio mentale, psichico ed emotivo perso per affrontare con maggiore resilienza la convivenza con la patologia.”
A chiudere gli interventi in programma, è stata Arianna Cupolo, membro e referente per la regione Lazio, di ALICE odv.
“Fare rete è un processo salvifico che nobilita individui e gruppi, i quali traggono valore aggiunto da ciascuna diversità percorrendo strade comuni nell’esclusivo interesse della tutela di tutti – ha dichiarato Arianna Cupolo, referente per la regione Lazio di ALICE odv , che ha aggiunto – Ieri ho ricevuto continue sorprese splendide dal sapore di generosità e complicità nel comprendersi e nel proteggersi coi fatti, prima ed oltre qualsiasi parola. Dalla inaspettata panchina gialla, frutto dell’encomiabile altruismo dell’ Assessore Francesca Maria Passini, alle dichiarazioni incredibili promettenti del Senatore Andrea De Priamo, per poi applaudire la professionalità incantevole della psicologa Sona Haroni e del ginecologo Massimiliano Marziali, fino a complimentarmi per la determinazione tenace e di buon cuore del Consigliere della Regione Lazio, Marika Rotondi e ringraziando infinitamente il sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo. A Massimo Catalucci e a Moira Masi i più sinceri grazie per quanto lavoro eccezionale stanno compiendo nel sociale con le loro bellissime anime costruttive nella gestione pazzesca del progetto sulla consapevolezza dell’endometriosi con il ‘Gruppo Sociale Difesa Valori E Diritti 4.0 – Regione Lazio.’ Voi tutti insieme a Noi – conclude Cupolo – stiamo compiendo piccoli grandissimi miracoli, nell’accezione pura di umanità evidentemente non ancora perduta, bensì ricca di speranza.”
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