Lazio timorosa nei primi venti minuti della gara con la Juve più determinata che trova due gol nel primo tempo. Luis Alberto fa gol nella ripresa e illude i tifosi biancocelesti ma Vlahovic la chiude al 67°
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Torino, 16 settembre 2023 – La Lazio perde a Torino contro la Juve, perché è scesa in campo con lo stesso atteggiamento, negativo, visto nelle prime due gare di campionato contro il Lecce e il Genoa: timorosa e forse anche un po’ presuntuosa.
Al contrario, dall’altra parte, una squadra molto più blasonata di quella capitolina, è entrata in campo con umiltà e determinata a conquistare sul campo i tre punti.
Potremmo sintetizzare qui il post-gara di Juve-Lazio.
Purtroppo, lasciare due gol di vantaggio ai bianconeri, risultato con cui hanno chiuso il primo tempo, non poteva far ben sperare per la ripresa della gara. E’ vero che per onor di cronaca, non possiamo non registrare che la Lazio nel secondo tempo non ci ha provato a riacciuffare il risultato ma quando sei sotto contro la Juve, diventa difficile per chiunque recuperare il terreno perso.
Inoltre, un dato che sta diventando allarmante per la squadra biancoceleste, dopo le prime quattro gare di campionato, è quello del passivo che vede la Lazio subire, complessivamente, 7 gol: una media di 1,75 reti a gara. Sembrerebbe come se la Lazio avesse perso quella solidità difensiva che lo scorso anno l’ha portata a chiudere la stagione al secondo posto in classifica, mentre, riemergono quelle amnesie relative all’approccio mentale ed emotivo iniziale che anche lo scorso anno avevamo avuto modo, purtroppo, di vedere in diverse occasioni.
Ora, sarà importantissima per la Lazio, la gara in casa contro l’Atlético Madrid nella prima uscita di Champions League che i capitolini giocheranno in casa martedì prossimo alle ore 21:00.
L’ulteriore brutta figura rimediata in campionato oggi, se verrà presa dai biancocelesti nel modo giusto, ovvero, se tutti i ragazzi di Mister Sarri sapranno fare “mea culpa” e tornare con i piedi in terra, facendosi un bagno di umiltà, allora vedremo una Lazio in campo che, sulla carta, sappiamo ha i numeri per giocarsela con tutti, altrimenti, dovremo aspettarci un’altra serata di sofferenza e delusioni.
In ultimo, crediamo che il silenzio stampa, deciso nel post-gara di Juve-Lazio dalla dirigenza biancoceleste, sia una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi e dell’informazione sportiva in generale. E’ in questi casi che si deve avere il coraggio delle proprie idee e presentarsi davanti una telecamera per rispondere alle domande, sicuramente, scomode, dei giornalisti.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
ALLEGRI – “Sono contento della prestazione, della vittoria e dell’atteggiamento soprattutto dei ragazzi: chi ha giocato, chi è entrato, chi era in panchina, in un’atmosfera positiva anche da parte dei tifosi”.
“Bisogna rimanere coi piedi per terra, l’obiettivo è restare tra le prime quattro: paradossalmente ora siamo sopra la media”.
“Secondo me l’intesa tra Chiesa e Vlahovic è cresciuta molto soprattutto perché Federico gioca molto più vicino a Vlahovic ed è bravo ad aprirsi come predilige fare. Credo abbia fatto la partita migliore da quando è alla Juve sul piano tecnico, dell’intensità, dell’attenzione: su questo sta lavorando e migliorando”.
“Bisogna pensare a lavorare, continuare a lavorare con i piedi per terra: per ottenere i risultati e restare davanti alle prime dobbiamo fare grandi sacrifici”.
“L’anno scorso abbiamo fatto 72 punti tra difficoltà enormi. I ragazzi sono stati molto bravi e si sono compattati nelle difficoltà. Quest’anno con una partita a settimana abbiamo più tempo per preparare le partite: stasera abbiamo fatto una buona partita dal punto di vista caratteriale e tecnico”.
“Sapevamo delle qualità della Lazio, scatenarli in velocità sarebbe stato pericoloso per noi. I ragazzi sono stati bravi all’inizio a essere aggressivi nella metà campo avversaria, poi quando la Lazio ha preso possesso della palla siamo stati bravi a restare uniti, compatti, concedere poco e niente, tranne quando all’inizio del secondo tempo, dopo il gol sbagliato da Rabiot su calcio d’angolo, abbiamo rischiato un po’”.
“Dobbiamo sapere che comunque arrivare tra le prime quattro quest’anno è molto difficile, c’è grande competitività. Inter, Napoli e Milan sono sopra le altre, noi dobbiamo fare il possibile per restare agganciati fino a dicembre e fare prima possibile, l’obiettivo sono 76 punti per entrare in Champions e dovrebbero bastare. Non giocare in Champions per noi a livello tecnico e per la società a livello economico è un danno importante, entrare tra le prime quattro in vista dell’anno prossimo è fondamentale”.
SARRI – Nessuna dichiarazione nel post-gara da parte del tecnico laziale.
Il tabellino della gara
JUVE-LAZIO 3-1
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (71° Weah), Miretti (59° Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (59° Cambiaso); Chiesa (83° Milik), Vlahovic (83° Kean).
A disp.: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Yildiz, Iling-Junior, Nicolussi.
All.: Massimiliano Allegri
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj (46° Pellegrini); Kamada (78° Guendouzi), Cataldi (46° Rovella), Luis Alberto; Felipe Anderson (69° Pedro), Immobile (69° Castellanos), Zaccagni.
A disp.: Sepe, Mandas, Lazzari, Patric, Gila, Vecino, Isaksen.
All.: Maurizio Sarri
Arbitro: Fabio Maresca (sez. di Napoli)
NOTE. Ammoniti: 8° Miretti (J), 17° Bremer (J), 61° Gatti (J), 77° Cambiaso (J), 82° Vlahovic (J), 84° Pellegrini (L)
Marcatori: 10°, 67° Vlahovic (J), 26° Chiesa (J), 65° Luis Alberto (L)
Recupero: 2′ pt, 6′ st.
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