La Lazio è diventata incapace di chiudere le gare. Il quarto posto, così diventa pura utopia
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Verona, 9 dicembre 2023 – La Lazio non riesce a chiudere le gare e purtroppo, come accade in questi casi, è sufficiente una palla sporca in area biancoceleste, per vanificare il vantaggio minimo e regalare il pareggio agli avversari.
Con i punti persi oggi, la Lazio in totale ne ha accumulati 10 ed ora pensare di raggiungere il quarto posto con un trend così negativo, diventa pura utopia. E la prossima giornata di campionato, allo stadio Olimpico arriva l’Inter dell’ex Simone Inzaghi.
Quello odierno è un risultato più difficile da digerire rispetto ad altri dove la Lazio ha perso punti ma dove non ha giocato, perché al Bentegodi questo pomeriggio, i biancocelesti hanno fatto la gara e al secondo tempo, il Verona si è fatto pericoloso solo in un’unica azione, quella del gol, purtroppo. Dal canto suo, però, i ragazzi di Mister Sarri, non sono riusciti a sfruttare le occasioni che hanno creato, per cui non hanno centrato la porta e quando è accaduto, i tiri da fuori area sono risultati tutti centrali e facili da neutralizzare per l’estremo difensore veronese.
E’ difficile capire cosa sta accadendo quest’anno ai biancocelesti in campionato. Si, perché nelle coppe è andata nettamente meglio, vista la qualificazione agli ottavi di finale, ottenuta con una giornata d’anticipo in Champions League e il passaggio del turno in coppa Italia, ai quarti di finale.
Il 72% di possesso palla; 14 tiri verso la porta avversaria, di cui 5 nello specchio; 7 calci d’angolo; 613 passaggi e 84% di precisione degli stessi… Insomma, chi dovesse leggere questi numeri direbbe che la Lazio è stata sfortunata perché di controcanto, il Verona ha fatto un solo tiro in porta dove ha trovato il gol, una squadra annientata sul piano di gioco dai biancocelesti. Ma chi ha visto la gara, in realtà sa che la Lazio non ha inciso, come invece accadeva l’anno scorso, sulle occasioni da gol che si è creata in questa partita e come si sa, a certi livelli, queste circostanze le paghi care.
Rimuginare sul latte versato non serve a nulla ma non si può nascondere la frustrazione del momento che la Lazio ed i suoi tifosi stanno vivendo in campionato.
La prossima gara ci sarà l’Inter (17/12/2023 – ore 20:45 – Stadio Olimpico nella Capitale), come dicevamo in apertura e forse, gli stimoli saranno diversi e magari la Lazio farà la gara della vita e porterà a casa una vittoria convincente. E laddove dovesse avvenire, questo è quanto si augurano i tifosi laziali, non potrà cancellare comunque le amnesie e le mancanze che quest’anno i biancocelesti hanno manifestato in più di un’occasione con squadre che sulla carta sono nettamente inferiori all’organico in mano a Mister Sarri.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
BARONI – “Stiamo lavorando, abbiamo cambiato sistema di gioco e stiamo cercando un’impronta nuova. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene, ma non è facile arginare una Lazio che ha forza, velocità e fluidità di manovra. Sono contento per la squadra e per il pubblico, una serie di componenti che ci hanno permesso di raggiungere un risultato da squadra compatta e disposta a sacrificarsi”.
“Nel primo tempo loro hanno palleggiato e non gli abbiamo concesso molto, nel secondo tempo la partita si è aperta. Fino all’espulsione potevamo fare qualcosa in più. Duda? Avevamo bisogno di palleggio, loro sono bravi a pressare alti, sapevo che era ammonito ma è un giocatore importante. Sono cose che capitano, per come si era messa la partita avevo bisogno di qualità. La squadra adesso sa che sta diventando squadra sotto molti aspetti ma non è facile il percorso quando si cambia così tanto”.
“Io ho grande stima di Maurizio, è un allenatore che come me è partito dal basso. Ci eravamo già incontrati in C2, poi lui ha fatto un grande percorso. Fa piacere fare risultato contro una squadra forte e un allenatore bravo e così offensivo, questo dà valore al pareggio”.
SARRI – “È difficile accettare il risultato. Bisogna concentrarsi sulla prestazione ed è stata di ottimo livello. Abbiamo concesso zero e se abbiamo responsabilità è quella di non aver capitalizzato una superiorità evidente a volte anche numerica. A livello di attenzione, spirito e voglia di giocare questa è una partita di livello. Dieci contro sei, non c’è questa grande differenza rispetto alle statistiche medie della Serie A: i gol segnati nel secondo tempo sono di più. In certe situazioni è stata colpa nostra, oggi non mi sembra sia arrivato in un momento di difficoltà della squadra. La gara con l’Atletico bisogna sapere che sarà difficilissimo, secondariamente ci sono delle classifiche che si stanno delineando e le squadre che sono prime sono proibitive quindi bisogna fare un tentativo.
Il tabellino della gara
HELLAS VERONA-LAZIO 1-1
Marcatori: 23° Zaccagni (L), 70° Henry (H)
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola (87° Magnani), Amione, Terracciano; Duda, Serdar (46° Lazovic); Suslov (76° Mboula), Folorunsho (57° Hongla), Ngonge; Djuric (57° Henry).
A disp.: Berardi, Perilli, Doig, Kallon, Saponara, Cabal, Charly`s, Bonazzoli.
All.: Marco Baroni
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Gila, Marusic (29° Hysaj) (85° Pellegrini) ; Guendouzi (85° Vecino), Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (71° Castellanos), Zaccagni (71° Pedro).
A disp.: Sepe, Mandas, Kamada, Gonzalez, Basic, Cataldi, Ruggeri, Sana Fernandes.
All.: Maurizio Sarri
Arbitro: Giovanni Ayroldi (sez. di Molfetta)
NOTE. Ammoniti: 15° Duda (H), Marusic (L), 63° Hysaj (L), 82° Felipe Anderson (L), 90°+4′ Pedro (L)
Espulsi: 77° Duda (H) per doppia ammonizione
Recupero: 2′ pt
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