Lega e Fratelli d’Italia dicono “NO” al progetto Erasmus+ “Drugtivism Jr” perché è diseducativo; Magi di +Europa risponde che la teoria gender e l’ideologia woke sono un’ossessione per la destra
Erasmus+, nato come progetto di interscambi culturali e formativi per gli studenti europei, invita i giovani a partecipare al programma “Dragtivism Junior”, che avrà luogo a Girona (Spagna), dal 1° al 10 di settembre prossimo. Giorni nei quali si vuole far esplorare a ragazzi dai 14 ai 17 anni il “genere” umano, da diverse prospettive. Questo è l’obiettivo dichiarato che l’UE si è prefissa di perseguire e che ritiene, secondo la sua visione del terzo millennio, “educativo”.
In questo “campus” ai giovani partecipanti verrà insegnato a “truccarsi e vestirsi” da drag queen, ad esplorare il proprio alter ego e gli verranno somministrate nozioni riguardanti la storia queer e l’identità di genere, ma soprattutto verranno sensibilizzati a diventare attivisti LGBTQI+.
D’altra parte, dopo quanto assistito nella giornata inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024, la tendenza è che alcune istituzioni sono pronte a “sposare” l’idea della “straordinarietà” quale “principio ordinario”, della nostra esistenza umana.
Già in un precedente articolo affrontavo questo argomento (clicca qui), partendo dall’assunto che gli esseri umani, in quanto loro stessi natura e parte integrante ed imprescindibile della stessa, dovrebbero adeguarsi al volere di forze superiori ed universali, che da sempre funzionano in un determinato modo e non cercare, al contrario, di adeguare tali forze al proprio volere.
Ma pur volendo accettare l’esigenza dell’azione compulsiva e presuntuosa di alcuni esseri umani di voler sostituire la propria ideologia ad un disegno universale precostituitosi da milioni di anni, protraendo la loro azione allo stravolgimento dei principi basilari naturali per cui tutti noi esistiamo, grazie ad un ciclo riproduttivo che, inequivocabilmente, pone di base due esseri biologici compatibili tra loro per riprodursi; dall’altra parte credo sia una forzatura e non la reale volontà di permettere ad ogni persona di esercitare il proprio libero arbitrio, volendo educare i giovani, con la scusa dell’inclusione, della tolleranza, della diversità, della libertà, ad una “straordinarietà” di pensiero e di comportamento, che si contrappongono a quella “ordinarietà”, già precostituitasi e su menzionata.
In particolare, questa azione “educativa” promossa dall’UE, sa molto di “laboratorio LGBTQI+” che non mette, certamente, il giovane nella condizione di comprendere, attraverso un processo psico-socio-pedagogico, la sua natura biologica, psichica e sociale; piuttosto, lo sottopone ad un “lavaggio del cervello” dove i “trainer”, i “motivatori”, i “docenti” (chiamateli come volete) avranno come prerogativa quella di esaltare i “loro principi di natura” rispetto a quelli precostituitisi milioni di anni fa e che lo ripeto, sono l’essenza della nostra esistenza umana e senza i quali non esisteremmo.
Chiare le dichiarazioni di STOP al progetto “Dragtivism Junior”, da parte dei partiti di destra europei.
Per quanto riguarda l’Italia, gli eurodeputati di Fratelli d’Italia e Lega sono d’accordo sullo stop e mentre non si conosce ancora la posizione di Forza Italia, di controcanto c’è la voce dei liberali di sinistra +Europa (Più Europa) che appoggia tale iniziativa europea.
Gli eurodeputati di FdI, martedì scorso hanno chiesto alla commissione europea, esplicitamente, di fermare il progetto “Dragtivism Junior”– “per evitare che i fondi pubblici europei – dicono – vengano utilizzati per finanziare progetti che rischiano di esporre i giovani all’ideologia di genere e all’attivismo LGBTQI+”.
La Lega si è mossa per prima con un’interrogazione parlamentare in commissione europea, presentata dall’europarlamentare Tovaglieri che ha precisato: “Assurdo che l’Europa finanzi con i nostri soldi, oltre 35mila euro, un progetto come questo, che punta i ragazzi non ancora maggiorenni per instradarli a diventare Drag Queen. E queste sarebbero le priorità di Bruxelles?”
E mentre CitizenGo, una comunità comunità che si prefigge di promuovere delle petizioni e manifestazioni in tutto il mondo a salvaguardia delle libertà e dei diritti delle persone, ha istituito una petizione (clicca qui) per fermare il progetto “Dragtivism Junior”, c’è chi, come il leader di +Europa, Riccardo Magi, in chiave liberale dell’area di centrosinistra, pone la questione come un’ossessione del partito di Giorgia Meloni: “È una vera e propria ossessione per FdI, che ora urla come un disco rotto contro la teoria di genere e l’ideologia woke”.