(Meridiananotizie) Roma, 21 febbraio 2013 – Dopo lo scandalo amico bus, dopo le indagini su oscuri appalti, dopo stipendiopoli è la volta di “palazzopoli”. Non c’è tregua per la Provincia di Nicola Zingaretti, oggi nel mirino per il chiacchierato acquisto del palazzone da 263 milioni di euro. La corte dei conti ha annunciato questa mattina l’apertura di un’inchiesta in merito a una compravendita giudicata un inutile sperpero di denaro pubblico per un ente che, come la Provincia, è in via di estinzione causa spending review. La conferma dell’apertura delle indagini arriva dal procuratore della Corte dei Conti Raffaele De Dominicis. La vicenda del grattacielo dell’Eur costruito da Parnasi e costato alla provincia 219 milioni e 550mila euro più iva, affonda le radici nella passata legislatura provinciale, quella del presidente Gasbarra, che nel 2006, molto prima che la scure della spending review si abbattesse sull’ente provinciale, firma un contratto di promessa di locazione relativo al grattacielo di Castellaccio, all’epoca solo un progetto di inchiostro e carta, la cui costruzione sarebbe iniziata nel 2010. Nel 2009 la brusca virata ad opera del “Saponetta”, che improvvisamente decide di trasformare la promessa di locazione in un impegno formale di acquisto del palazzo, in cui avrebbero dovuto trasferirsi tutti gli uffici della Provincia di Roma attualmente sparsi in giro per il centro storico della Capitale.
Un acquisto, quello del maxi grattacielo dell’Eur, che definire poco oculato è un eufemismo, non soltanto per il costo esorbitante dell’immobile, almeno il doppio di quanto necessario secondo le stime dei tecnici, e per pagare il quale la Provincia ricorre a un fondo immobiliare in cui confluiranno i beni che l’ente aveva già in programma di dismettere, ma anche e soprattutto considerando che il governo Monti ha recentemente decretato la sparizione della Provincia di Roma in favore del progetto di Roma città metropolitana. ZIngaretti giustifica la sua scelta come frutto delle “valutazioni economiche relative al lungo periodo” che rendevano l’acquisto “più conveniente rispetto all’affitto”. Intanto la Corte dei Conti indaga, e il sospetto dei cittadini cresce. A niente serviranno gli idilliaci manifesti elettorali tinteggiati d’azzurro: il cielo è nero sopra la testa di Nicola Zingaretti. Per citare il consigliere capitolino Guidi: “Immagina” che cosa potrebbe combinare in Regione!
Il servizio di Laura Bolasco
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