“Insistiamo affinché vengano disposti esami e analisi sulle caratteristiche dei suoli all’interno dell’invaso prima di qualsiasi operazione di chiusura”, fanno sapere dal Wwf
(MeridianaNotizie) Roma, 30 settembre 2013 – “Abbiamo letto con molto stupore le accorate parole affidate dal Presidente del CO.LA.RI. alle pagine del quotidiano la Repubblica attraverso un avviso a pagamento. Certo sarebbe interessante conoscere pubblicamente e con lo stesso mezzo il sentimento dei cittadini della Valle Galeria rispetto a ciò che ha rappresentato per loro coabitare per decenni con la discarica più grande d’Europa e più in generale dei cittadini romani e del Lazio sulla gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati e apporlo così su quella stessa stele di travertino che vorrebbe essere posta durante un open day per ricordare ma soprattutto per non far dimenticare “oggi ai romani, domani ai posteri e dopodomani ai marziani” la percezione del sentimento collettivo più che quello del proprietario di cosa abbia significato quella discarica. Insistiamo affinché vengano disposti esami e analisi sulle caratteristiche dei suoli all’interno dell’invaso prima di qualsiasi operazione di chiusura”.
Lo afferma in una nota Vanessa Ranieri Presidente del Wwf Lazio, a seguito della lettera che Manlio Cerroni, presidente di Colari, Consorzio laziale rifiuti, ha inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al commissario delegato Goffredo Sottile, al sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino, al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al ministro dell’ambiente Andrea Orlando, al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, al presidente del Codacons Carlo Rienzi e ai romani con oggetto la chiusura della discarica. La missiva è stata pubblicata su diversi quotidiani acquistando una pagina: “Signor Presidente – si legge – in questi giorni è stato più volte affermato (e in sede di Commissione Ambiente e in Consiglio Regionale straordinario sui rifiuti) che non c’è da stupirsi se il costo dello smaltimento in discarica sarà maggiore di quello praticato fino ad oggi. La frase esatta è che ‘avendo avuto per tanti anni una discarica che è costata 66 euro a tonnellata (…) ogni cosa nuova costa di più‘”.
Non possiamo – prosegue la lettera – non precisare che il costo dello smaltimento in discarica dei rifiuti tal quale a Malagrotta (comprensivo dell’uso della stazione di trasferenza e della gestione per un periodo successivo alla chiusura di almeno 30 anni-1 ottobre 2043) è stato pari ad un importo considerevolmente inferiore, pari in particolare ad euro 46,890 a tonnellata. Si tratta di una differenza abissale rispetto al prezzo di mercato più basso d’Italia e che ha consentito al Commissario all’emergenza rifiuti- prefetto Sottile di affermare (in occasione della sua audizione alla Commissione Ambiente del Senato del 17 settembre scorso) che Malagotta ha fatto risparmiare i romani“.
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