Quasi il 50 per cento teme che nei prossimi mesi la disoccupazione possa aumentare.
(MeridianaNotizie) Roma, 16 ottobre 2013 – Per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, la svolta non c’è ancora. Consumi compressi, spese rinviate, di fronte alla crisi quasi la metà delle famiglie taglia le spese ed è raddoppiato il numero di coloro che chiedono un prestito per fronteggiare i consumi di base. Sono i dati emersi dall’outlook Italia “Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2° semestre 2013” elaborato da Confcommercio e Censis.
L’analisi ha registra un clima generale di paura e incertezza. Non è un caso che la prima preoccupazione manifestata dagli intervistati sia proprio legata ai problemi dell’occupazione: quasi il 50 per cento teme che nei prossimi mesi la disoccupazione possa aumentare, ma non manca chi teme che la crisi economica possa aggravarsi (41 per cento), mentre per il 39 per cento degli italiani un grave motivo di preoccupazione è l’instabilità politica.
Ma ciò che preoccupa di più Confcommercio è la sempre maggiore pressione fiscale, che non incentiva alla ripresa dei consumi, come sottolinea anche Mariano Bella dell’ufficio studi della Confcommercio. “A conti fatti mi sembra che non ci sia ancora una svolta in termini di riduzione del carico fiscale, anzi se mettiamo insieme i tanti e complicati provvedimenti di incremento della pressione fiscale, il taglio di 3,5 miliardi nel 2014 non li compensa”
Il servizio di Diana Romersi
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