Condannato a morte nell’Ohio chiede di donare i reni alla madre e il cuore alla sorella. Le Autorità prima sospendono l’esecuzione e poi rifiutano la richiesta.
(MeridianaNotizie) Roma, 15 novembre 2013 – In Ohio, negli U.S.A., un condannato a morte ha chiesto di poter donare gli organi alla madre e alla sorella. Per esaminare la richiesta, è stata sospesa l’esecuzione della condanna. Le Autorità hanno poi rigettato la richiesta, perché sarebbe arrivata “all’ultimo momento” e per problemi legati alla sicurezza, dovendo coinvolgere un ospedale fuori dal carcere.
La comunicazione di tale rifiuto è stata data ai legali di Ronald Phillips, 40 anni, condannato a morte per aver stuprato e ucciso la figlia di tre anni dell’ex compagna. Per ucciderlo, sarà utilizzata per la prima volta una miscela di due farmaci mai utilizzati per una esecuzione. In Ohio non si riesce a trovare il barbiturico “pentobarbital”, in quanto i fornitori hanno sospeso le forniture nel momento in cui le carceri hanno cominciato a utilizzare la sostanza per le iniezioni totali.
Gli avvocati del condannato lamentano la decisione delle Autorità, sottolineando che la madre, in dialisi, avrebbe davvero bisogno dei reni del figlio, e la sorella del cuore, avendo problemi cardiaci. Phillips, continuano gli avvocati, avrebbe voluto fare “qualcosa di buono”, e gli è stato negato.
Aurelio Ponzo
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