La Belviso e insieme agli esponenti del pdl capitolino vogliono far chiarezza su cosa sia accaduto in Campidoglio nei giorni precedenti all’annuncio del sindaco; chi e perché ha dato mandato su accertamenti rispetto a una procedura su cui non erano stati sollevati ricorsi; perché non sono stati consultati né i presidenti né i commissari al fine di avere informazioni utili; con quali poteri istruttori sono stati toccati materiali d’esami; perché i commissari e i presidenti non sono stati chiamati durante le verifiche”.
(MeridianaNotizie) Roma, 20 novembre 2013 – “Esistono gli elementi di responsabilita’ penali nell’operato del sindaco Marino per procurato allarme ed eccesso di potere. Per questo presenteremo un esposto-denuncia in procura contro il sindaco e chiediamo alla Procura se ci siano altre responsabilita’ di altri profili e, nel caso, di individuarli e procedere nei loro confronti”. Lo ha annunciato quindi ufficialmente il capogruppo Pdl in Campidoglio, Sveva Belviso, insieme ai consiglieri Marco Pomarici, Giordano Tredicine, Giovanni Quarzo e l’ex assessore al Personale giunta Alemanno, Enrico Cavallari, sulla questione del Maxiconcorso del Comune di Roma.
“Quando ci sono aspetti di irregolarità concorsuali è naturale e d’obbligo rivolgersi alla magistratura. Quindi, pur essendo condivisibile la scelta fatta, – ha continuato Belviso – non possiamo non farci alcune domande importanti come: cosa è accaduto in Campidoglio nei giorni precedenti all’annuncio del sindaco; chi e perché ha dato mandato su accertamenti rispetto a una procedura su cui non erano stati sollevati ricorsi; perché non sono stati consultati né i presidenti né i commissari al fine di avere informazioni utili; con quali poteri istruttori sono stati toccati materiali d’esami; perché i commissari e i presidenti non sono stati chiamati durante le verifiche” e soprattutto per il gruppo capitolino “chi ha autorizzato ad aprire la cassaforte nella quale per legge erano conservati i documenti”. “Abbiamo deciso di agire con questo atto di esposto e denuncia – ha precisato Belviso – perche’ sentiamo la responsabilità nei confronti della città e dei ragazzi che hanno risposto onestamente a un concorso. Il sindaco ha abusato di un potere che non ha rovinando la vita a questi ragazzi”.
Per il vicecapogruppo Pomarici “non si può aprire bocca e dare fiato ma questo ha fatto Marino. L’azione del sindaco é stata illegittima ma noi facciamo una promessa a questa amministrazione e al sindaco: i prossimi giorni saranno i giorni della verita’. Ci siamo liberati da tutti i nostri impegni per difendere la citta’”. “C’é uno stato di allarme ma sono convinto che tutto questo allarme è stato messo in atto perche’ nel 2014 ci e’ stato comunicato che non ci sono i soldi per il personale. – ha detto Tredicine – Uno di questi concorsi, ad esempio, e’ terminato e 43 persone hanno il titolo per entrare. Perche’ allora non sono previsti questi fondi? Crediamo che Marino non possa decidere per nome e conto di se stesso”. “In questi primi sei mesi Marino ha dimostrato di non poter essere preso sul serio, – ha aggiunto Quarzo – analfabeta delle istituzioni e del diritto con mancanza di senso del ridicolo”. L’ex assessore al Personale ha ribadito che “qualcuno ha aperto la cassaforte del dipartimento Risorse umane con i documenti illegalmente. Non solo, le buste sventolate da Nieri in conferenza sono originali del concorso ed e’ una cosa gravissima. Come faceva ad avere in mano delle buste originali. Possono aver messo mano anche sui verbali allora? Il sindaco ha offeso cosi’ tanti ragazzi che hanno studiato, che hanno fatto il concorso senza essere raccomandati ma ha anche offeso tanti funzionari del Comune. E porto solo un esempio in particolare: il concorso dei presidi in Lombardia. In questo caso ci fu un ricorso al Consiglio di Stato che, nominando due esperti, ha deciso, dopo 90 giorni e non due giorni, che le buste non garantivano la trasparenza disponendo quindi che il concorso era valido ma rifacendo le correzioni. Tutto questo e’ stato pero’ disposto dal Consiglio di Stato tutelando i candidati e garantendo la trasparenza”. “Giu’ le mani da quelle buste. – ha concluso Belviso – Sia la Procura a decidere”.
Maxiconcorso – Nieri: “Per il centrodestra capitolino la chiarezza non è una priorità” : “Una volta che sul maxiconcorso sono state riscontrate evidenti irregolarità, l’amministrazione aveva l’obbligo di rendere pubblico il problema e di avviare tutte le procedure per accertare la verità e tutelare i partecipanti. La passata amministrazione, che ha organizzato il concorso con simili anomalie, ha esposto Roma Capitale e gli eventuali vincitori a migliaia di potenziali ricorsi. Ora dovremo noi farci carico di risolvere il problema. Per qualcun altro, evidentemente, avremmo dovuto girarci dall’altra parte e far finta di niente. La Giunta non intende operare in questo modo. Per altri forse un concorso con buste trasparenti rappresenta la normalità”. E’ quanto dichiara il Vice Sindaco di Roma Capitale Luigi Nieri.
“L’atteggiamento del Pdl capitolino è paradossoale: anziché dare un contributo per fare chiarezza su una vicenda grave e inequivocabile, che si è verificata quando alcuni suoi esponenti erano al Governo della città, si affretta a convocare la stampa per dare vita all’ennesima messa in scena. Il centrodestra può stare tranquillo: sarà la magistratura a fare chiarezza su quanto avvenuto. L’unico dato certo è che, al momento, l’amministrazione comunale e i partecipanti al concorso sono stati danneggiati da una procedura che non ha garantito l’anonimato e ha messo a rischio il corretto svolgimento della prova. Ci saremmo aspettati da parte del centrodestra lo stesso desiderio di chiarezza, ma evidentemente per loro ciò non è una priorità. L’unico obiettivo sembra sia quello di generare un po’ di confusione per sollevarsi da ogni responsabilità”. E’ quanto dichiara in una nota il Vice Sindaco di Roma Capitale Luigi Nieri.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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