(Meridiananotizie) Roma, 9 marzo 2012 – Contro le politiche Fiat e la difesa dell’articolo 18. Queste le principali motivazioni dello sciopero nazionale indetto dalla FIOM, il sindacato dei metalmeccanici, sceso in piazza a Roma. Il corteo, partito da piazza della Repubblica ha raggiunto Piazza S.Giovanni. Temi oggetto di rivendicazioni da parte dei lavoratori metalmeccanici sono l‘estensione dell’occupazione e degli ammortizzatori sociali, l’introduzione di un reddito di cittadinanza, la cancellazione dell’articolo 8 della manovra estiva che consente ai contratti aziendali e territoriali di derogare ai contratti nazionali ed alle leggi sul lavoro, l’attuazione di un piano straordinario di investimenti pubblici e privati per creare lavoro e cambiare il modello di sviluppo. A parlarcene Arcangelo Compagnone, Segretario FIOM Frosinone.
Durante il corteo, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha lanciato un messaggio all’a.d. Di Fiat, Sergio Marchionne: “Riapra una trattativa vera come non ha mai fatto in questo anno e mezzo e faccia investimenti concreti”. Per il numero uno delle tute blu della Cgil il Lingotto dovrebbe smettere di avere un atteggiamento autoritario verso i lavoratori. Sulla stessa lunghezza d’onda Fabrizio Maramieri, Segretario FIOM Roma. Ma a scaldare gli animi del corteo sono stati ancora una volta gli studenti che partiti dalla Sapienza hanno prima lanciato uova contro alcune banche, poi hanno deviato il percorso prefissato dirigendosi sotto la sede dell’Inps in via dell’Amba Aradam. Non sono mancati episodi di violenza subiti da alcuni ragazzi che facevano volantinaggio davanti al liceo Righi. Presenti al corteo anche esponenti del movimento NO-TAV.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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