(Meridiananotizie) Roma, 5 aprile 2012 – Vie preferenziali per l’edificazione a servizio delle imprese agricole, trasformare alcune aree parco in parchi agricoli e consentire laddove è possibile lo spostamento della cubatura in zone più idonee. Sono alcune delle proposte, avanzate questa mattina da Coldiretti Roma, per il rilancio dell’agro romano. «Vorremmo ricentralizzare la figura agricola quale custode dell’area verde intorno Roma – ha spiegato il presidente di Coldiretti Roma, David Granieri – E lo stiamo pensando in termini di gestione delle aree parco: Roma è circondata da quasi l’80% dei parchi che esistono nel Lazio e si potrebbero trasformare le aree che non possiedono più una valenza naturalistica in parchi agricoli».
«Inoltre c’è il problema delle aree di compensazione – ha aggiunto – Ora è tutto possibile in termini edificabili ma non in termini agricoli. Un agricoltore che decide di spostare la cubatura non lo può fare perché lo strumento del Piano ambientale di miglioramento agricolo non è adeguato ai tempi e va aggiornato. Infine avanziamo al Comune la proposta sul tema delle dismissioni dei beni – ha concluso Granieri – La nostra idea è un regolamento comunale rispetto al quale tutto ciò che è a vocazione agricola deve essere restituito all’agricoltura». «Credo che non si debba più edificare nell’agro romano – ha commentato l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti – Ma si deve consentire agli agricoltori di rimettere in sesto quello che loro hanno. Roma è la capitale più verde d’Europa e tale deve rimanere».
Il servizio di Rosa Corsi
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